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Il capitolo tasse aeroportuali rappresenta un vero e proprio macigno per l'utente.

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Facciamo un esempio. Nelle «Girovacanze» di Alitalia, una delle promozioni in corso, un volo di andata e ritorno Roma-Firenze, compresa una notte in albergo, viene pubblicizzato a 109 euro. Ma questa è solo la tariffa di base, alla quale bisogna aggiungere le tasse aeroportuali, il crisis surcharge (12 euro), il fuel surcharge (12) e 25 euro di quota di iscrizione per le agenzie di viaggio (il biglietto non si può infatti acquistare direttamente dall'Alitalia). In totale si arriva quindi a pagare diverse decine di euro in più rispetto alla cifra iniziale. Ovviamente, la raffica di tasse esiste per qualsiasi tipo di biglietto, così come dal 1° maggio bisogna pagare alle agenzie di viaggio un diritto fisso di 5 euro a tratta per i voli nazionali e di 10 su quelli internazionali. «Siamo stati costretti a chiedere il diritto fisso per coprire un minimo le spese che abbiamo - spiega Roberta Malaisi dell'agenzia "Ultraviaggi" di Roma -. Alitalia ha infatti ridotto la commissione dal 5,45% al 2,73%». St. Mor.

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