Frenano commercio e servizi Anche il turismo in difficoltà

A marzo le vendite del commercio al dettaglio hanno registrato un aumento dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2002, ma il dato positivo non deve trarre in inganno. Infatti l'andamento congiunturale delle vendite al dettaglio ha segnato un calo dello 0,2%. L'aumento registrato a marzo 2003 delle vendite al dettaglio, precisa l'Istat, è però il più basso da settembre 2002 a causa in gran parte delle spese pasquali distribuite in modo diverso rispetto all'anno scorso. L'aumento tendenziale dello 0,8% del valore totale delle vendite è il risultato di un incremento del 3,2% per la grande distribuzione e di una flessione dell'1% per le imprese operanti su piccole superfici. La dinamica delle vendite è risultata più favorevole nella grande distribuzione che nelle imprese operanti su piccole superfici sia per i prodotti alimentari (+3,9 rispetto a +0,4%) sia per quelli non alimentari (+0,6 rispetto ad una flessione dell'1,3%). Nel primo trimestre del 2003 si è verificato un aumento del valore delle vendite totali del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2002. L'incremento è stato più elevato nella grande distribuzione (+4,7%) che nelle imprese operanti su piccole superfici (+0,5%); inoltre la crescita del valore della vendita di prodotti alimentari (+4,6%) è stata più sostenuta di quella dei prodotti non alimentari (+0,6%). A marzo 2003 all'incremento tendenziale delle vendite registrato nella grande distribuzione hanno contribuito soprattutto i supermercati (+3,8%) e gli ipermercati (+3,6%) mentre i grandi magazzini sono stati caratterizzati da una flessione del 5%. Ma veniamo ad un altro dato significati, elaborato dall'Unioncamere. Il comparto commercio e servizi, nel primo trimestre dell'anno, denuncia -1,3% e -2,2% nel volume d'affari, rispetto all'analogo periodo del 2002. Tiene bene solo la grande distribuzione (+3,9%), ma è in difficoltà il turismo (-5,6%). È però attesa una ripresa del fatturato per il secondo trimestre dell'anno.