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Ministeri sempre più «rosa». Le donne ora fanno carriera

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In 11 anni, dal 1990 al 2001, il personale femminile è aumentato del 12% arrivando al 55%, a fronte di una diminuzione del 10% di quella maschile sceso al 45%. A fare l'identikit del travet ministeriale è uno studio elaborato dalla Ragioneria Generale dello Stato per misurare l'andamento occupazionale nei ministeri. Emerge così che in questi anni il numero degli statali è rimasto pressochè invariato per effetto del blocco del turn over, ma anche del giro di vite sul sistema previdenziale che ha ritardato l'uscita dal lavoro. A produrre effetti è anche l'età media più elevata dei nuovi assunti. Così, sia per una ragione che per l'altra, l' indagine evidenzia un progressivo invecchiamento dell'età media dei travet che passa dai 30-44 anni a 35-49 anni. La ricerca indaga esclusivamente il personale appartenente ai ruoli centrali dei ministeri e non è escluso che se prendesse in considerazione anche il personale dei ruoli periferici i risultati potrebbero essere differenti. Ma la tendenza che emerge dalle stanze dei dicasteri è chiara. In questi anni si è completamente capovolto il rapporto tra uomini e donne (45% contro 55%). Le ministeriali hanno fatto anche carriera. La loro presenza nei dirigenti di prima fascia è aumentata del 352,94%, in quella di seconda dell'81,27%, nel nono livello del 7,51% e nell'ottavo del 55,27%. Per quanto riguarda, poi, l'età del personale, nel 1990 circa due terzi dei dipendenti erano compresi nella fascia di età tra i 25 e i 49 anni, mentre nel 2001 sono compresi tra i 35 e i 59 anni. E, sempre nel 2001, rispetto al decennio precedente, si è accentuata la presenza dei ministeriali nati nel centro Italia passati da 25.955 (60,57%) a 27.762 (64,48%). Fra i ministeri, quello più in «rosa» è quello del Tesoro, seguito da quello degli Interni.

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