Amministrative, 12 milioni al voto domenica e lunedì
Saranno chiamati alle urne oltre 12 milioni di italiani per votare in due Regioni (Val d'Aosta e Friuli Venezia Giulia), dodici province (tra cui quella di Roma e 8 in Sicilia) e quasi 500 comuni. Nelle due regioni chiamate al voto si voterà in un unico turno, rispettivamente, domenica 8 e lunedì 9 giugno e domenica 8 giugno. Le 12 province, invece, sono: Roma, Palermo, Massa Carrara, Benevento, Foggia, Agrigento, Caltanissetta, Catania - Enna, Messina, Siracusa, Trapani. I 10 comuni capoluogo di Provincia che apriranno le urne, infine sono Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Udine, Massa, Pisa, Pescara, Messina, Ragusa. Diversi comunque gli stati d'animo con cui le due coalizioni si preparano all'appuntamento. «Un test disomogeneo, caratterizzato da peculiarità locali che non avrà un valore politico», hanno ripetuto a più riprese nelle settimane scorse esponenti della Casa delle libertà. Sull'altro fronte invece l'Ulivo non nasconde di puntare a conquistare la Provincia di Roma (dove candida il vicesindaco Enrico Gasbarra) e il Friuli (dove presenta Riccardo Illy, già sindaco di Trieste), per porre le basi di una riscossa che possa portare di nuovo il centrosinistra al governo del Paese. Quale che sia l'interpretazione da dare al voto, è chiaro quindi che i risultati, pur senza determinare nell'immediato sconvolgimenti nel prosieguo della legislatura, avranno innegabili risvolti politici anche su scala nazionale. Ne è dimostrazione l'impegno del presidente del Consiglio Berlusconi nella presentazione dei candidati della Casa delle libertà e i toni che lo stesso premier ha utilizzato. Prese di posizione che hanno suscitato le reazioni dell'Ulivo, con il segretario dei Ds Piero Fassino che non ha mancato di evocare la possibilità di elezioni politiche anticipate con il ritorno sulla scena nazionale di Romano Prodi alla guida del centrosinistra.