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Rai, è lite sui corrispondenti esteri

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La puntata di Excalibur con l'intervista di Silvio Berlusconi non è stata equilibrata, secondo l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che ieri ha richiamato anche il Tg4 e Sciuscià-Edizione straordinaria perchè, «non hanno assicurato le condizioni di pluralismo, obiettività, completezza e imparzialità», nei periodi presi in esame dopo relativi esposti. Sempre ieri si è riaccesa la polemica sui corrispondenti esteri, con le nuove destinazioni e gli avvicendamenti decisi da Cattaneo. Per quanto riguarda la decisione del Garante, l'Autorità ha anche «ritenuto di dover segnalare l'assenza di disposizioni sanzionatorie». Se Santoro si domanda se la Rai farà ricorso o no contro la decisione nei suoi confronti, Fede si difende da solo con ironia: «A che periodo si riferisce questo richiamo? Al luglio-dicembre 2001? Ma non è caduto in prescrizione? Chiedo che il procedimento sia trasferito ad altra Autorità! E poi io mica sono come Santoro». Mentre i parlamentari ieri chiedevano al presidente della Vigilanza Petruccioli di «acquisire il dossier sul TG1 dell'Usigrai, di cui svela l'esistenza il settimanale L'Espresso, ecco che esce la nuova lista dei corrispondenti esteri stilata da Super Cattaneo. Giovanni Masotti, Mariolina Sattanino a Tiziana De Simone vengono destinati a Bruxelles. Filippo Landi e Claudio Pagliara a Gerusalemme. A Berlino, come già si sapeva, vanno Piero Badaloni, spostato da Bruxelles, ed Ennio Remondino, ex corrispondente da Belgrado, dove la Rai ha deciso di chiudere l'ufficio. A Parigi andrà sicuramente Daniele Renzoni, come capo dell'ufficio di corrispondenza. Nella lista non ci sarebbe ancora un altro nome per la capitale francese dopo il «no» di Maria Luisa Busi. L'assetto dell'ufficio di New York, inoltre, non subisce variazioni: Giulio Borrelli resta nella Grande Mela. Immediate le reazioni dell'opposizione che aveva piazzato le sue bandierine in tutte le sedi estere. Le altre indiscrezioni sui nomi riguardano: Paolo Longo, finora a Gerusalemme, che sarebbe stato designato a Pechino; Marc Innaro che potrebbe andare al Cairo con Neliana Tersigni oppure tornare a Mosca, Corradino Mineo che lascerebbe Parigi per guidare il nuovo ufficio di Rio de Janeiro. Infine, non subirebbe variazioni l'assetto della sede di Londra dove rimarrebbero Antonio Caprarica e Marco Varvello.

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