di GIANNI DI CAPUA CARLO Azeglio Ciampi respinge le critiche e le polemiche sulle capacità ...
«L'Italia - assicura - è sempre stata all'altezza degli impegni europei. Si sono succeduti tanti governi, ma di fronte alle scadenze più importanti nessun governo italiano ha mai mancato all'appuntamento agendo in modo non solo costruttivo, ma figurando fra i più attivi nel promuovere gli ulteriori avanzamenti dell'Europa», ha detto il Presidente della Repubblica. Ciampi ha aggiunto che questo spirito costruttivo dei governi italiani «corrisponde ai profondi sentimenti europeisti del popolo italiano, perché se c'è una cosa che tutti abbiamo nel cuore è questa ed anche all'estero me ne rendo conto». Ma per una volta il presidente della Repubblica per una volta non rispetta la regola aurea di non parlare di cose italiane durante i viaggi all'estero. E, prendendo spunto dalle polemiche di questi giorni, aggiunge: occorre far prevalere la voce della saggezza e dell'equilibrio. Ammonisce citando Leopardi e ricordando che nel furore delle polemiche era stata messa in discussione perfino la legittimità di interi partiti o schieramenti a governare l'Italia. Ciampi spazza via questo «eccesso di polemiche che fa parte della nostra dialettica politica, ma a volte non fa bene e rende difficili certi passaggi». «Tutti i partiti rappresentanti nel Parlamento italiano - dichiara - si riconoscono nella Costituzione della Repubblica e nei suoi principi fondamentali, nessuno di essi professa o condivide ideologie o obiettivi contrari a tali principi». Parole non nuove per il Capo dello Stato. Già tre anni fa, quando il cancelliere tedesco Schroeder mise in dubbio la legittimazione democratica della Lega Nord, Ciampi fece la stessa dichiarazione. È lui stesso a ricordarlo aggiungendo: «Oggi ne sono più che mai convinto». È evidente il significato del gesto volto a rassicurare e a riportare lontano dalle barricate della polemica un centrosinistra risentito e offeso dalle critiche sul suo passato comunista. Venerdì scorso Ciampi ne ha parlato al Quirinale con Berlusconi, insistendo per far cessare le polemiche, abbassare i toni, trovare un terreno d'incontro secondo quanto doveroso fra maggioranza e opposizione in vista della grande responsabilità che dal primo luglio ricadrà sull'Italia proprio con la presidenza dell'Ue in un semestre che Ciampi, ieri lo ha ripetuto più volte, considera non solo importante, ma decisivo perchè l'Unione Europea faccia veramente quel grande passo «che fino a pochi anni fa sembrava utopistico, ancora qualche mese fa problematico, ed oggi è invece a portata di mano la Costituzione europea dalla quale dipende il funzionamento stesso dell'Europa allargata». «Questo traguardo - dice - impegna ogni Paese dell'Unione al massimo di coerenza e responsabilità». «L'autorevolezza di una nazione - ha ammonito - si costruisce attorno alla coerenza, alla solidità, all'affidabilità, non necessariamente sulle sue dimensioni». E sull'affidabilità dell'Italia, Ciampi non ha dubbi. Mentre i nuovi attentati a Ryad e in Cecenia riaccendono l'allarme sul terrorismo internazionale, Ciampi fa anche un altro richiamo: alla fiducia nelle grandi organizzazioni internazionali, a cominciare dall'Onu. «Al di fuori della collaborazione internazionale - dice - le azioni degli Stati restano prive di ogni proiezione di lunga durata».