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«C'è il regime e io sono sotto la sua cappa» Berlusconi verso la pace armata annuncia un dibattito in Parlamento per reintrodurre l'immunità

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Ieri sera c'è stato un nuovo faccia a faccia tra il capo dello Stato ed il presidente del Consiglio sui temi più caldi che animano il dibattito politico. Si è così parlato del lodo Maccanico (non esteso però ai ministri ed ai parlamentari come vorrebbe Berlusconi), ma anche della creazione di una commissione di altissimo livello, con i presidenti delle Camere come garanti, che si occupi del problema giustizia e della riforma dell'immunità. Ma perché si arrivi a varare le riforme con un vasto consenso del Parlamento occorre che si plachino le roventi polemiche in corso. Silvio Berlusconi assicura che il governo andrà comunque avanti per la sua strada, anche se l'opposizione dovesse decidere di non collaborare. «Mi dispiace deludere qualcuno - ha affermato ieri - ma questo governo durerà altri tre anni» perché «il sistema maggioritario ci ha dato una maggioranza importante sia alla Camera che al Senato». Il centrodestra quindi farà le riforme istituzionali a partire dall'elezione diretta del capo del governo e dalla riforma del bicameralismo». «Stiamo lavorando - ha affermato Berlusconi - affinché i cittadini possano eleggere direttamente il Capo del governo ed il presidente della Repubblica. Ed anche per avere un Senato delle Regioni, in modo che i disegni di legge di esclusiva competenza dello Stato passino per una sola Camera». In'intervista in tv, ieri sera Silvio Berlusconi ha lanciato la proposta di un dibattito parlamentare per decidere sul ritorno alla Costituzione del '48, con la reintroduzione dell'immunità, preannunciando un intervento di «pacificazione»alle Camere o, almeno, di pace armata, per perorare il ritorno alla Costituzione dei padri della Patria. «Sono convinto - ha aggiunto - che i cittadini capiranno la necessità del voto delle Camere per aprire indagini» che riguardano parlamentari. «Cosa indispensabile - ha aggiunto - per garantire governi scelti dai cittadini e non da magistrati combattenti». «Il cosiddetto Lodo Maccanico - ha sottolineato Berlusconi - ricalca la prassi comune a tutte le democrazie, secondo cui chi ha responsabilità di governo deve potersi dedicare a questa attività senza essere distratto da procedimenti di cui non si dovrebbe occupare». A Francesco Rutelli, per il quale in Italia «c'è aria di regime», Berlusconi ha replicato che «il regime è contro di me e non so quando finirà. Io sono sotto la cappa del regime e le prendo tutte in testa».

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