Stop di Ciampi all'antiamericanismo

Durante la sua visita a Lecco, Carlo Azeglio Ciampi ha detto che «è possibile collaborare soltanto quando c'è il rispetto reciproco delle opinioni altrui, anche se diverse dalle nostre. Questa è la regola numero uno della democrazia». Ciampi ha quindi rivolto nuovamente lo sguardo fuori dai confini, affermando che l'Italia darà «un contributo determinante a ristabilire i tradizionali rapporti costruttivi fra l'Europa e l'America, all'instaurazione di un dialogo paritario ispirato alla consapevolezza di appartenere alla stessa matrice culturale». Al tempo stesso, ha esortato gli Stati Uniti a «prendere atto che l'Ue è una realtà nata non per contrapporsi a loro. I valori sui quali è costruita l'Unione sono gli stessi che due secoli fa hanno dato vita in America alla democrazia moderna». Per il presidente della Repubblica «gli europei che hanno vissuto e hanno partecipe memoria della Seconda guerra mondiale e del Muro di Berlino non potranno mai nutrire sentimenti antiamericani». Ciampi ha quindi assicurato che l'Italia «sarà all'altezza dei difficili compiti che ci aspettano» dal prossimo luglio alla guida del semestre di presidenza di turno dell'Unione europea, sottolineando la necessità di una maggiore unità europea nell'interesse dell'Ue stessa. «Toccherà a noi guidare a compimento la duplice storica operazione in corso, l'allargamento dell'Unione e il varo degli strumenti costituzionali che permettano di governare in modo efficiente un'Ue tanto più grande e che consentano all'Europa di affermare una realtà e diffondere nel mondo i suoi valori, primo fra tutti l'amor di pace». Scopo degli interventi di Ciampi è rasserenare gli animi. In realtà, c'è chi gli ha fatto notare che le sue parole di due giorni fa sulla necessità di stemperare la lotta politica hanno suscitato un terremoto. Ma il capo dello Stato si è impuntato: «Che terremoto, io cerco di portare fiducia». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una nota ha elogiato l'intervento di Ciampi. «Ogni sentimento di anti-americanismo e di anti-europeismo deve essere bandito come un non senso politico e storico dalla rete dei rapporti transatlantici - ha detto -. I problemi della crescita economica, della sicurezza globale, della lotta al terrorismo e di un costante avanzamento verso il consolidamento di sistemi di democrazia liberale sono identici per gli Stati Uniti e per l'Europa». «Il presidente della Repubblica ha messo a fuoco alla perfezione, forte della sua cultura di grande europeista - ha continuato il premier - le idee e gli intendimenti sui quali si muove il governo italiano, anche nella prospettiva del nostro semestre di presidenza dell'Unione europea. L'Italia è in grado di contribuire al rasserenamento del clima e alla ripresa di relazioni profonde e paritarie tra le due sponde dell'Atlantico». «L'Italia può raggiungere questo scopo - ha aggiunto Berlusconi - in quanto guida morale e politica unitaria, forte e autorevole, che lavora senza risparmio di idee e di energia, con la collaborazione dei governi e della commissione esecutiva». «Su tutto l'arco dei principali problemi - ha concluso il presidente del Consiglio - dall'allargamento della Ue al progetto di Costituzione europea, fino alle questioni della politica estera e di sicurezza comune, il nostro Paese lavora per il grande balzo in avanti che può e deve coincidere con la firma a Roma del nuovo documento costituzionale a quasi mezzo secolo dal Trattato di Roma». L'intervento di Ciampi ha suscitato anche altre reazioni. «Leggiamo nell'intervento del capo dello Stato - ha dichiarato il portavoce di An, Mario Landolfi - un monito a ritrovare la strada della collaborazione tra maggioranza ed opposizione nell'esclusivo interesse del Paese». Per il capogruppo di Alleanza nazionale al Senato, Domenico Nania, «il capo dello Stato si conferma ancora una volta uno stabile ancoraggio da cui promana