Quote latte, Alemanno minaccia le dimissioni

Alla Lega Nord che ha presentato 1.360 emendamenti al decreto e che annuncia l'ostruzionismo, ieri il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno replica non escludendo né il ricorso alla fiducia, né le proprie dimissioni nel caso di una mancata intesa sul decreto. Il problema è così scottante da dover essere affrontato, secondo il ministro, da un vertice di maggioranza, i cui tempi saranno decisi oggi: «A questo punto serve un chiarimento politico», dice in serata al termine dei lavori dell'Aula Alemanno. Bisogna «chiarire -dice - gli equivoci che si sono alimentati intorno alla vicenda e Bossi è perfettamente in grado di farlo. La questione deve essere affrontata in consiglio di gabinetto dove sono presenti tutti i leader della Casa delle libertà». In quella sede «ci dovrà essere un chiarimento politico profondo ed emergerà che il decreto costituisce un successo politico della Lega. Ad essa infatti va riconosciuto il merito di aver posto l'accento sulle questioni della liberalizzazione delle quote e del pregresso». Sulla battaglia delle quote latte An è compatta. Il ministro riferisce di aver ascoltato il vicepremier Fini: «An è decisa ad andare fino in fondo». I contatti nel corso della giornata fra il Alemanno e gli esponenti del Carroccio in commissione Agricoltura non hanno sciolto i nodi e il ministro, prima di entrare in Aula, deve ammettere che «non c'è uno sblocco della situazione». Il commento del capogruppo dei deputati leghisti Alessandro Cè è secco: «Il decreto legittima le nefandezze compiute nel passato consentendo il commercio delle quote latte anche da parte di chi le aveva solo sulla carta», quindi, visto che «il ministro resta sulle sue e noi sulle nostre, partiremo con l'ostruzionismo». Alemanno rilancia: la richiesta della fiducia in Aula «è una possibilità, spero che non sia necessaria». Non tarda ad arrivare la replica della Lega. Il capogruppo in commissione Luigino Vascon definisce l'eventuale richiesta di fiducia «un atto di arroganza». «Non credo che il governo deciderà di porre, sulle quote latte, la fiducia che accentuerebbe la contrapposizione delle forze tra gli alleati - dice Vascon -. E il ministro Alemanno non può sottrarsi al confronto politico chiedendo la fiducia». La giornata di oggi sarà quindi, forse, decisiva.