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CGIL, CISL E UIL VERSO LA MOBILITAZIONE

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L'incontro anzi non si è svolto come previsto a livello politico, ma SOLO a livello tecnico per la verifica delle cifre sul tavolo, senza il ministro e senza il leader sindacali. E la tensione sale subito: Cgil, Cisl e Uil annunciano che proporranno ai propri organismi la mobilitazione e che nelle segreterie del 14 prossimo definiranno le iniziative di lotta da adottarsi («dall'assemblea allo sciopero generale, tutto è nel manuale del buon sindacalista» dice Baretta della Cisl). Il ministro intanto comunica che incontrerà di nuovo i sindacati prima della conclusione dell'iter della delega previdenziale in commissione Lavoro del Senato. Dal canto suo il leader degli industriali Antonio D'Amato insiste sulla necessità che si riformi il sistema previdenziale e che si eviti il ricorso alla piazza. Sulla vicenda interviene anche il presidente della Camera, Casini, secondo il quale «un confronto politico risolutivo sul tema delle pensioni non è rinviabile» perché se le cose resteranno così ci saranno conseguenze «in termini di sostenibilità del quadro di finanza pubblica, di stato sociale, di equità del carico contributivo».

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