Immunità, nel Polo spuntano gli obiettori
Buttiglione invita a non entrare in conflitto con tutta la magistratura. Si guarda alla proposta Maccanico
Il presidente del consiglio vuole «ritornare alla lettera ed allo spirito della Costituzione» che, prima della riforma dell'art. 68 del 1993, prevedeva che senza l'autorizzazione delle Camere nessun parlamentare poteva essere inquisito. Tocca ora alla Casa delle Libertà, ha affermato il portavoce di Forza Italia Sandro Bondi, «riprendere l'iniziativa politica sui temi della giustizia e della democrazia». E si guarda con attenzione alla proposta dell'ex ministro dell'Ulivo Antonio Maccanico (Margherita) di sospendere i processi per i vertici dello Stato finchè sono in carica. Una ipotesi che l'Ulivo è deciso a contrastare. La Margherita ha così preso le distanze dalla proposta che porta il nome di un suo esponente, Antonio Maccanico. Al quale i Verdi chiedono di ritirare il suo progetto per non favorire Berlusconi. Oggi è una proposta «non percorribile», ha affermato Enrico Franceschini. Lo Sdi però è favorevole. Il segretario dei Ds Piero Fassino attacca intanto Berlusconi per aver «aggredito» la magistratura strumentalizzando le sentenze. Forza Italia insiste quindi che bisogna tornare allo spirito della Costituzione. Il portavoce Sandro Bondi ha fatto presente che già durante i lavori dell'assemblea costituente un giurista come Piero Calamandrei si era posto il problema della possibilità che la magistratura si trasformasse in un potere incontrollato. Ed aveva proposto la figura di un commissario generale per la giustizia eletto dal Parlamento con il compito di controllare l'attività della magistratura. Per il ministro della Giustizia Roberto Castelli soltanto applicando la Costituzione si potrà «rasserenare il clima». Ma le polemiche non si placano e c'è fermento anche nella Casa delle Libertà. Il senatore dell'Udc Maurizio Ronconi ha chiesto agli alleati un chiarimento sulla giustizia. Bisogna trovare una soluzione, ha avvertito, che garantisca la libertà di governo a chi ha ottenuto il consenso popolare. Ma nello stesso tempo non deve essere alterato l'equilibrio che ci deve essere fra potere giudicante, Parlamento e governo. Il problema dei giudici politicizzati esiste, ha affermato il ministro Rocco Buttiglione, ma non si può entrare in conflitto con tutta la magistratura. I magistrati, avverte però Umberto Bossi, «non possono scavalcare la sovranità popolare». Anche An ha reso noto il ministro Maurizio Gasparri, è favorevole alla proposta Maccanico perchè a 10 anni da Tangentopoli è necessaria una «riflessione» sull'immunità. Francesco Cossiga consiglia invece a Berlusconi di non tentare di ripristinare l'immunità perchè andrebbe incontro ad una sicura sconfitta. Ci sono troppi ostacoli da superare, avverte. Cossiga li elenca: il Capo dello Stato, i vertici del Csm, e An e l'Udc che «pensano al futuro», cioè al dopo Berlusconi.