«Vota contro questa sinistra pericolosa»
«Questo test elettorale non è politicamente significativo», sottolinea, perché riguarda situazioni «disomogenee», e comprende enti locali con situazioni molto diverse, parecchi «già amministrati dalla sinistra». Ciò non toglie che abbia un suo peso rilevante, soprattutto in Sicilia dove andranno alle urne 5 milioni di cittadini e nella provincia di Roma dove voteranno circa 3 milioni di persone. E rivolto al candidato a confermare il governo di quest'ultima per la Cdl, Silvano Moffa, dice: «Sono assolutamente fiducioso sull'esito del voto alle provinciali. Moffa ha governato molto bene in questi anni e farà altrettanto bene se verrà confermato nel prossimo mandato». Peraltro, la coalizione di governo è in salute: la Casa delle libertà conferma il trend raggiunto alle ultime politiche, Forza Italia «sta sempre intorno al 30%» e non è scesa mai al di sotto del 27% anche nei momenti peggiori. Il premier ricorda le realizzazioni compiute dal suo governo, che è stato «coerente in politica estera» e ha compiuto «il capolavoro politico-diplomatico nella crisi in Iraq», crisi dalla «gestione complessa e difficile che però ha generato risultati molto positivi con un rilancio dell'Italia sul proscenio mondiale». E sui leader dell'opposizione che su questo tema muovono continue accuse al governo, dice: «Diventa difficile qualificarli dei leader quando la loro storia dimostra che hanno sbagliato tutto». Quindi, «risultati importanti sono stati raggiunti» malgrado le avversità degli ultimi anni. Ci sono stati «l'11 settembre e la conseguente stagnazione economica, il terremoto, l'eruzione dell'Etna e la crisi irachena, ma nonostante tutto siamo andati avanti con il lavoro e abbiamo fatto le riforme». «Un percorso più accidentato di così non si poteva immaginare», osserva, e malgrado questo è stata attuata una «forte politica di solidarietà dal governo che, in questo campo, ha raggiunto obiettivi importanti come l'aumento delle pensioni minime e le misure volte a un alleggerimento fiscale». Quanto all'opposizione, Berlusconi ripete il concetto che non è realizzabile un confronto produttivo se non cambia atteggiamento: «Di fronte a una sinistra che continua a mistificare la realtà — ribadisce — noi andremo avanti per la nostra strada». Il premier affronta anche il problema degli screzi con la Lega di Bossi. «Non c'è nessun dubbio sulla compattezza della Casa della libertà. La Lega? Fa la sua parte, ma noi siamo il partito più forte della coalizione e dobbiamo capire che molto spesso bisogna essere anche capaci di dare...». Quindi getta acqua sul fuoco delle polemiche dei mesi scorsi all'interno della maggioranza (soprattutto sulla scelta dei candidati elettorali al Nord e sulla devolution) e annuncia lo slogan coniato per la campagna elettorale: «Anche nel tuo Comune, nella tua Provincia, vota contro questa sinistra pericolosa per l'Italia, la democrazia e la liberta». Il premier parla davanti allo stato maggiore di Forza Italia e a una numerosa platea di amministratori locali, presente anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Poi si rivolge a Claudio Scajola, responsabile della campagna elettorale del partito, dopo le indiscrezioni dei mesi scorsi su un possibile suo rientro al governo: «Diciamo bentornato a Claudio, per ora, alla organizzazione della campagna elettorale...». Alla riunione fa il suo esordio il vademecum preparato dall'organizzazione per candidati di Forza Italia alle elezioni amministrative. Un manuale di un centinaio di pagine contenente consigli e indicazioni sui temi più vari che possono presentarsi in campagna elettorale. Fra l'altro si consiglia