I TAGLI DI VIALE MAZZINI
Cattaneo cancella Pavarotti & Friends e la Champions League
Il direttore generale Flavio Cattaneo ha deciso di non mandare in onda su RaiUno il tradizionale appuntamento del «Pavarotti & Friends» (previsto per il 27 maggio) ma di dedicare una trasmissione del prime time alla raccolta fondi per gli aiuti umanitari all'Iraq, aprendo la sottoscrizione con una somma offerta dalla stessa azienda. Insomma, divorzio con polemica fra il cantante (accusato in passato di frode fiscale) e il servizio pubblico, che nel giorno della presentazione della manifestazione modenese, rifiuta la diretta «per ragioni economiche». E il «no» al «Pavarotti & Friends» lo ha siglato anche il CdA nella riunione di ieri sui palinsesti estivi. Infatti, la Rai aveva proposto un forte ridimensionamento del suo contributo, circa 600 milioni di vecchie lire più i costi tecnici quindi quasi un miliardo, ma Pavarotti non aveva accettato, aggiungendo che così avrebbe dovuto metterci i soldi di tasca propria. La rinuncia all'evento che ogni anno riunisce star (sempre meno importanti però) della musica, è maturata perché l'attuale politica Rai mal si concilia con un evento di alto costo prodotto esternamente e con annesso anche un concorso ippico (organizzato dalla società di Pavarotti). Ma non solo per questo. Il «no» finale è giunto in seguito alle pressioni fatte dalla coppia Pavarotti-Mantovani, ieri mattina. «Ci hanno tagliato il budget dell'80% e noi abbiamo rilanciato al 50%», si era lamentata Nicoletta. Pavarotti si era dichiarato molto «amareggiato», accusando poi la Rai di mancanza di sensibilità. La Mantovani aveva poi confermato di aver fatto una proposta a Mediaset e di avere trattative in corso con la tedesca Zdf, ponendo come termine ultimo per la Rai l'8 maggio. Insomma, un atteggiamento digerito malissimo da viale Mazzini che ha ribadito di essere «da sempre in prima fila nell'impegno di solidarietà», citando Telethon, la serata con la Juventus a favore del Gaslini, il programma da Assisi, quello sui trapianti e la «Partita del cuore». Nel CdA di ieri però si è parlato anche d'altro, dei criteri di nomina, degli ascolti di RaiDue, dell'ipotesi (poi bocciata per i costi) di acquisire i diritti della Champions League e dei palinsesti estivi, che sono stati approvati. Il consigliere Veneziani e l'Annunziata hanno proposto che si preveda un programma di approfondimento per i mesi estivi. Questo, ha spiegato Veneziani «per evitare che tutti i programmi di questo tipo chiudano per ferie». Il Cda della Rai affronterà la mattina del 6 maggio la questione Santoro. Nel pomeriggio ci sarà l'audizione in Vigilanza e il giorno dopo l'udienza al tribunale del lavoro per la vertenza del conduttore di Sciuscià. Lo scontro è previsto su «che cosa» proporgli, se tornerà.