Cuba, stop agli aiuti a Fidel Castro
La Camera approva la mozione della Casa delle Libertà. Sinistra divisa anche sulle fucilazioni
Montecitorio ha dunque approvato ieri una mozione della maggioranza di centrodestra di condanna del regime comunista del dittatore caraibico che ha fatto arrestare nei giorni scorsi 78 oppositori, e giustiziare, dopo un processo sommario, tre persone che avevano tentato di fuggire negli Stati Uniti. Gli aiuti, secondo il documento approvato, devono essere bloccati «sia a livello bilaterale che multilaterale, e l'Italia cercherà un'intesa per una posizione comune con gli altri paesi dell'Ue per legare strettamente gli accordi economici, commerciali e sociali all'effettivo rispetto dei diritti fondamentali dei cubani. Anche la mozione presentata e votata dall'Ulivo (Ds, Margherita, Sdi, Udeur, tranne i comunisti italiani) condanna «gli arresti e le pene inflitti ai rappresentanti dell'opposizione cubana», ma contiene una critica agli Usa per l'embargo economico contro l'isola, e chiede al governo di agire insieme all'Unione europea nei confronti di Washington, perchè venga revocato, e nei confronti del governo di Fidel Castro perchè assicuri la fine dell'«embargo democratico», e avvii un processo di riforma democratica di cui la popolazione avverte il bisogno. Gran parte dei deputati dell'Ulivo, ma non verdi e Pdci, hanno votato a favore di quelle parti della mozione della Casa delle libertà «volte a sostenere realmente la causa della democrazia nell'isola caraibica», come ha spiegato Piero Fassino. Il segretario dei Ds ha però criticato «la miserevole strumentalizzazione» della maggioranza, pronta a «piegare tutto quello che accade nel mondo alle esigenze di politica interna». Il centrodestra non ha votato il documento dell'Ulivo. «Non siamo un'uscita di sicurezza, la sinistra italiana deve assumersi le sue responsabilità, in particolare quella di avere sempre sostenuto il regime comunista di Castro», ha detto il capogruppo di An Ignazio La Russa. Il ministro per i Rapporti con il parlamento dell'Udc Carlo Giovanardi ha però detto che la parte della mozione del centrosinistra che condanna la repressione e chiede di evitare nuove esecuzioni capitali e di liberare i detenuti politici, non è stata votata da tutta l'aula solo per un malinteso nelle complesse votazioni per parti separate. Per Giovanardi è comunque importante che sul rispetto dei diritti umani ci sia stato il consenso quasi unanime del parlamento. La mozione del Pdci puntava soprattutto all'immediata revoca dell'embargo Usa sollecitando poi la moratoria della pena di morte in ogni paese. Il documento di Rifondazione comunista condannava soprattutto il sistema economico globale, iniquo e neoliberista, matrice di certi eccessi antidemocratici dei popoli che ne sono oppressi. Per il segretario Fausto Bertinotti è molto sbagliato tagliare gli aiuti a Cuba, perchè «questo è il momento di mantenere una cooperazione pur facendo valere una critica molto netta». Per la destra la battaglia non finisce qui. «Al prossimo consiglio nazionale dell'Anci i consiglieri di Alleanza Nazionale presenteranno un ordine del giorno sui contributi economici degli enti locali al regime comunista di Fidel Castro», ha annunciato il deputato Italo Bocchino, responsabile Enti Locali di Alleanza Nazionale. «L'Anci - sostiene Bocchino - non può non farsi carico del problema dei rapporti fra gli enti locali italiani e le autorità cubane, che, anzichè risultare utili alla soluzione dei problemi economici e commerciali e all'affermazione dei diritti umani del popolo cubano, finiscono con il contribuire alla permanenza del regime comunista di Fidel Castro».