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Andreotti su Mani Pulite: una storia mai scritta

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Ma il senatore a vita ha risposto ricorrendo alla sua solita ironia: «Non c'è bisogno di una riscrittura di Mani pulite perchè in realtà quella storia non è mai stata scritta». Usando toni del tutto pacati, Andreotti ha sottolineato che c'è stato un punto di partenza sbagliato: «Aver confuso i finanziamenti ai partiti con possibili arricchimenti personali. Di questo punto di partenza errato bisogna oggi prendere atto». Per Andreotti l'errore è testimoniato anche dal «risultato finale dei processi che si sono conclusi nove casi su dieci con l'assoluzione. E assolti sono risultati non soltanto molti personaggi politici e importanti, ma tantissimi amministratori locali». Secondo Andreotti c'è comunque nell'inchiesta di Mani pulite un altro dato «interessante»: l'inchiesta si è sviluppata «molto intensamente in alcune regioni, mentre è risultata assente in altre, come se alcuni amministratori fossero stati tutti figli di Caino e altri santi e navigatori». Le riforme costituzionali debbono essere fatte senza fretta, in modo «meditato e soprattutto senza scriverci sotto nomi e cognomi», ha aggiunto poi Andreotti passando a un altro tema. Il senatore a vita ha difeso con forza «la qualità» del lavoro consegnato alla storia dai costituenti sottolineando come la Costituzione sia stata scritta in un clima di collaborazione e nella «consapevolezza che sarebbe durata nel tempo». Per Andreotti la prova della sua validità è nel fatto che «oggi è difficile cambiarla». Il senatore a vita ha detto di apprezzare tuttora la concezione del decentramento politico verso le regioni, contenuta nella Costituzione.

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