Verso un compromesso sulla Costituzione Ue La Commissione annuncia battaglia sulla nomina di un presidente del Consiglio europeo a tempo pieno
Il lavoro fatto nelle oltre 12 ore di discussione nel presidium ha dato risultati. Il testo consegnato alla plenaria contiene molte modifiche e tutti ormai lo considerano una buona base di discussione anche se, soprattutto da parte della Commissione e dei rappresentanti dei Paesi piccoli, restano delle riserve. Il documento contiene ora anche un preambolo con un quesito importante, se cioè nello scrivere il testo della Magna Charta europea occorra andare oltre il Trattato di Nizza. Giscard - che all'epoca era deputato nazionale e votò contro - ritiene di sì e ha fatto inserire alcune modifiche di quel testo introducendo, per esempio, la maggioranza doppia nelle votazioni del Consiglio europeo e in quello dei ministri, modificando la composizione del Parlamento europeo e della Commissione sulle quali a Nizza c'era stata battaglia. La doppia maggioranza prevede il voto semplice per quanto riguarda i Paesi e sbarramento al 60 per cento sulla popolazione rappresentata. Questo significa bilanciare il potere che vedrebbe la prevalenza dei piccoli tra i futuri 25 stati dell'Unione in caso di voto nominale e dei grandi se valesse il numero degli abitanti. Inoltre riduce a 700 il numero complessivo e a quattro quello della soglia minima per Stato dei deputati dell'Europarlamento e la Commissione a 14 membri, oltre a sancire la fine delle presidenze del Consiglio a rotazione, eliminando così quei problemi da molti segnalati con l'ampliamento dell'Ue a 25, quali le presidenze semestrali da alternare tra tanti paesi e governare l'Europa con un numero di commissari pari agli stati membri. Il documento ha subito «modifiche sostanziali» e il risultato è ora «un'utile base di lavoro che la Convenzione può e deve migliorare ulteriormente» ha detto il portavoce della Commissione, Reijo Kemppinen, dopo che l'altro ieri gli uomini di Romano Prodi avevano reagito duramente minacciando di presentare un progetto alternativo. In proposito fonti del presidium parlano di una telefonata di Giscard al presidente della Commissione dai toni vivaci con tanto di accusa di essere il responsabile di un eventuale fallimento della Convenzione. La Commissione ha riacquistato peso, ma continua a contestare la nomina di un presidente del Consiglio europeo a tempo pieno e preannuncia battaglia. C'è invece soddisfazione nell'Europarlamento, tornato al primo posto nella lista delle istituzioni, ma che soprattutto ha ottenuto diversi riconoscimenti e modifiche del testo. Ieri la sue delegazione in seno alla Convenzione si è impegnata a presentare una posizione comune. Intanto, il vicepresidente della Convenzione Ue, Giuliano Amato, ha annunciato che le disposizioni della futura cCstituzione europea entreranno in vigore al più presto nel 2006, e buona parte delle nuove norme istituzionali non prima del 2009.