Scuola, sindacati insoddisfatti minacciano la mobilitazione

Le posizioni tra le parti nel negoziato sono infatti ancora distanti. E si profila la mobilitazione della categoria a sostegno della vertenza che interessa circa un milione di lavoratori. «Dopo i primi giorni di serrato confronto all'Aran (agenzia per la contrattazione pubblica) - afferma il segretario generale della Cisl, Daniela Colturani - le posizioni tra le parti sono ancora distanti a fronte di vincoli incomprensibili in ordine a questioni mai affrontate nei mesi precedenti». La Cisl Scuola riconferma comunque la determinazione a concludere in tempi brevi la trattativa «sempre e comunque in coerenza con il mandato ricevuto» ed è disponibile a continuare il confronto «per la ricerca delle possibili risoluzioni». Dichiara tuttavia di «non essere disponibile ad avallare ipotesi di governo della scuola dell'autonomia che stravolgono le attuali regole di gestione democratica, che hanno visto protagoniste le diverse componenti della scuola». «Permanendo questa rigidità - conclude Colturani - la Cisl scuola, nei prossimi giorni, chiamerà la categoria a mobilitarsi a sostegno del diritto al proprio contratto di lavoro». Per il segretario generale della Cgil-scuola, Enrico Panini, il sindacato «si trova in presenza di posizioni inaccettabili relativamente a questioni mai affrontate nei mesi precedenti», e ribadisce la «sua determinazione a concludere in tempi brevi un contratto scaduto da 17 mesi». «La Cgil scuola - conclude il leader del sindacato - è indisponibile ad avallare ipotesi di governo della scuola dell'autonomia che stravolgono le attuali regole di gestione democratica, annullando il ruolo delle diverse componenti scolastiche e favorendo soluzioni centralistiche». Secondo Fedele Ricciato, segretario generale del sindacato autonomo Snals, l'andamento del negoziato «è fortemente condizionato da alcune rigidità manifestate dalla parte pubblica che riguardano gli istituti sui quali si basa l'impianto normativo contrattuale». «L'obiettivo dello Snals - aggiunge il sindacalista - è quello di chiudere rapidamente il negoziato, a condizione che si faccia un buon contratto. Attendiamo dall'Aran sostanziali emendamenti al testo iniziale che attualmente è all'esame delle parti per dare risposte alle esigenze del buon funzionamento della scuola ed alle aspettative del suo personale». Da parte sua, lo Snals invita l'Aran a emendare il testo per il rinnovo del contratto di lavoro del personale della scuola attualmente all'esame delle parti e non esclude iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza se permarranno le attuali rigidità nella trattativa. Intanto, la proposta shock di Letizia Moratti presentata in piena contrattazione per il rinnovo contrattuale, come previsto viene stoppata da tutti i sindacati compatti. Il ministro ha infatti chiesto all'Aran di inserire nell'articolo 9 della bozza di contratto un elemento controverso: la possibilità di far carriera da parte degli insegnanti legata alla bravura dei loro alunni. Secondo la Moratti, dunque, se gli studenti sono bravi il merito è dei professori che, quindi, devono essere premiati.