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SONO chiare le differenze di poteri fra CdA e direttore generale della Rai.

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206,del 25 giugno 1993. Il Consiglio d'amministrazione della Rai, prima di tutto è in carica «per non più di due esercizi sociali», anche se è in corso di discussione alla Camera la nuova legge di riforma del sistema radiotelevisivo che stabilisce le nuove norme di nomina del cda. I POTERI ATTUALI - Il consiglio elegge fra i suoi membri, a maggioranza assoluta, il proprio presidente. Il presidente ha la rappresentanza legale della società, convoca e presiede il consiglio . LE FUNZIONI - Svolge mansioni di controllo e di garanzia circa il corretto adempimento delle finalità e degli obblighi del servizio pubblico radiotelevisivo, avvalendosi di proposte del direttore generale. Designa, sentito il direttore generale, la società per la revisione dei bilanci annuali. Il consiglio d'amministrazione approva la proposta di bilancio della società, il piano di investimenti, il piano finanziario, le politiche del personale e i piani di ristrutturazione. Assegna annualmente le risorse economiche alle diverse aree di attività aziendale. Su proposta del direttore generale: approva i piani annuali di trasmissione e di produzione dell'azienda e le variazioni che si rendono necessarie. Nomina i vice-direttori generali e i dirigenti di primo e di secondo livello, e ne delibera la collocazione aziendale. Sempre il consiglio d'amministrazione, inoltre, approva gli atti e i contratti aziendali aventi carattere strategico, nonchè quelli che, anche per effetto di una durata pluriennale, siano di importo superiore ai 2.700.000 euro. Il Consiglio, d'intesa con l'assemblea dei soci, nomina il direttore generale, che ha un mandato della stessa durata di quello del CdA. Ecco quali sono invece i poteri e le funzioni del direttore generale della Rai . Il direttore generale è nominato dal Consiglio d'amministrazione d'intesa con l'assemblea dei soci (Rai Holding Spa, che ha come azionisti il Tesoro con il 99,55% e Siae con lo 0,45%). Partecipa alle riunioni del Cda senza diritto di voto. Il mandato del direttore generale decade insieme a quello del Cda che lo nomina. Il direttore generale risponde al consiglio d'amministrazione della gestione aziendale, e propone al consiglio le nomine dei dirigenti ex di primo e secondo livello. Assume, nomina e promuove gli altri dirigenti e gli altri giornalisti, su proposta del direttore di testata. Inoltre, il Dg provvede alla gestione del personale. Propone gli atti e i contratti aziendali di importo superiore ai 2,5 milioni di euro, anche con effetto pluriennale. Attua il piano d'investimento, il Piano finanziario, le politiche del personale e i piani di ristrutturazione. La legge non prevede nulla sulla sfiducia del CdA nei confronti del direttore generale, vale a dire se sia necessaria, come per la nomina, l'intesa o meno con l'azionista.

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