Concordia per il semestre italiano dell'Ue
«Ciascuno faccia la sua parte - dice Casini - Parlamento e Governo, maggioranza e opposizione». L'invito viene accolto positivamente, ma dalle reazioni della Cdl traspare poca convinzione, e anche dai moderati dell'Ulivo le reazioni positive vengono comunque spresse con riserva. Secondo il presidente della Camera, il semestre di presidenza italiana «deve essere caratterizzato da un'unità di intenti tra tutte le forze politiche». «Troppe volte in passato - osserva Casini - l'Europa è servita come cassa di risonanza per le piccole polemiche italiane. Troppe volte anche esponenti politici italiani sono stati impegnati in pellegrinaggi all'estero per denigrare o utilizzare il palcoscenico della politica europea per polemiche nazionali». «Per quanto riguarda il Parlamento - aggiunge - penso di poter ribadire che noi siamo impegnati a fianco del Governo in un ruolo diverso con un'autonomia chiara dall'Esecutivo. Ma siamo pienamente corresponsabili con il presidente del Consiglio Berlusconi ed il suo Governo nel raggiungere un obiettivo positivo». Casini si è augurato «che tutte le forze politiche accolgano questo spirito, uno spirito indispensabile». Nella maggioranza le reazioni sono positive ma non si nutre fiducia nella disponibilità dell'opposizione. Il portavoce azzurro Bondi dice che gli inviti alla concordia sono sacrosanti «ma si scontrano con la realtà di un'opposizione sorda ed allergica ad accogliere tali messaggi». Anche Mario Landolfi,portavoce di An, condivide l'appello di Casini ma aggiunge che una politica bipartisan «è possibile solo se il centrosinistra si lascerà guidare dall'interesse nazionale, e non, come fino ad ora è accaduto, dalla volontà di screditare il governo». Nell'opposizione Franceschini della Margherita ribadisce che la disponibilità del centrosinistra «resta valida», anche se «purtroppo il presidente del Consiglio ha già mostrato, con il suo atteggiamento stizzito e nervoso, di non gradire alcun atteggiamento bipartisan». Anche Mastella si augura che il percorso tracciato da Casini sia «condiviso nei fatti dalla maggioranza di governo e dallo stesso Berlusconi». Pdci e Verdi invece reagiscono criticando il Governo. Intanto ieri a Roma il premier ha ribadito la «necessità di una grande Europa che comprenda anche la Federazione russa in modo da diventare un soggetto politico capace di confrontarsi con autorità politica e militare all'unica superpotenza attualmente esistente, gli Stati Uniti». Berlusconi, parlando nel corso della conferenza stampa tenuta con il primo ministro russo Kasyanov, ha citato l'imminente semestre di presidenza Ue dell'Italia come «occasione per stringere i rapporti sempre più forti con la Federazione russa». D. T.