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Rai, Cattaneo dà il via alla sua rivoluzione

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Abolite le divisioni, Gorla capo del palinsesto. Insediato il comitato strategico

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Ieri sera il nuovo direttore generale, che parla poco ma agisce molto, ha partecipato all'insediamento del comitato editoriale da lui voluto e che avrà il compito di definire le nuove strategie della programmazione delle reti. Il comitato è composto dai tre direttori di rete Fabrizio Del Noce, Antonio Marano e Paolo Ruffini e dal responsabile della Notte Gabriele La Porta. Ne fanno parte anche Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema e coordinatore di Rai Fiction (assente perchè negli Stati Uniti, ha avuto però un colloquio telefonico con Cattaneo), Mario Bianchi amministratore delegato della Sipra, Lorenzo Vecchione della divisione Produzione tv, Carlo Nardello del Marketing strategico, Fabio Belli direttore di Budget e controllo. Fra loro anche Alessio Gorla, assistente del dg per il palinsesto e, secondo molti, prossimo vero direttore del palinsesto. Secondo le voci di corridoio, passata questa fase di transizione, Cattaneo affiderà la fiction al suo predecessore: Agostino Saccà. Non solo, ma l'assenza di Massimo Magliaro e Giuseppe Cereda nel nuovo comitato, sarebbe la conferma del superamento delle Divisioni. L'insediamento del comitato è avvenuta a sole 24 ore dall'annuncio, a testimonianza della volontà di evitare sovrapposizioni e l'inutile concorrenza interna. I prossimi passi della rivoluzione targata Cattaneo potrebbero riguardare un altro valzer di dirigenti. Pare che Angela Buttiglione possa lasciare la testata regionale per un altro incarico importante e che Fabrizio Del Noce (ieri al centro di una polemica per la sua partecipazione a «Porta a Porta») si trasferisca a New York, come desidera da tempo. Oggi, intanto, il dg più invisibile della storia della Rai (è stato «beccato» solo una sera sulla terrazza dell'Eden con una mora riccioluta) farà il suo ingresso a Palazzo San Macuto, per il suo debutto in Vigilanza poco prima delle 14 e c'è da scommettere che ad attenderlo ci saranno più fotografi che parlamentari. Le uniche telecamere ammesse a riprendere la prima volta dei nuovi vertici davanti a deputati e senatori, saranno quelle della testata del Servizi Parlamentari guidata da Anna La Rosa. Anche stavolta però Super Cattaneo riuscirà a seminare curiosi e indiscreti e si materializzerà, come per magia, all'interno dell'aula dove avviene l'audizione, al fianco del presidente Lucia Annunziata e dei quattro consiglieri (Veneziani, Petroni, Rumi e Alberoni). Giusto in tempo per ascoltare il «discorso della corona» del presidente, che ha sintetizzato il Lucy-pensiero in 20 e più pagine (il partito Rai ha già espresso qualche malumore perché ha scelto un pensionato come Luigi Mattucci (Ds) come capo-staff). Un discorso impegnativo per l'Annunziata, che dovrà vedersela con un'opposizione che le chiederà conto e ragione sul trasferimento di RaiDue a Milano, sulle dirette Tv e sull'allontanamento di Piero Badaloni dalla sede di Bruxelles (sostituito da Daniele Renzoni e Mariolina Sattanino). Già ieri infatti, Paolo Gentiloni della Margherita e Antonello Falomi (Ds) le hanno lanciato un avvertimento: «I vertici Rai chiariscano alla Commissione le intenzioni dell' azienda circa l'ufficio di corrispondenza di Bruxelles. L'allontanamento di Badaloni sarebbe un atto assai grave ed ispirato a un obiettivo di censura politica». Cattaneo invece dovrà rispondere in Vigilanza degli ascolti in crisi, in particolare del flop di Luisa Corna su RaiUno (che si difende strenuamente) e dei tagli annunciati degli appalti esterni. Plaude a questi tagli e a una futura rivoluzione dei programmi Michele Bonatesta, (An) anche lui membro della commissione di Vigilanza. Dopo la relazione di Cattaneo esprimeranno le loro idee sull'ipotesi editoriale e su tutti i casi sul tappeto i consiglieri ed è probabile che la seduta continuerà anche domani pomeriggio, mentre la nuova riunione di CdA dovrebbe tenersi martedì 22 aprile.

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