INTERVISTA AL SOTTOSEGRETARIO BERSELLI
«Ma i fondi per la Difesa sono inadeguati»
Sfido chiunque a trovare un Paese che fa le nostre performance con questo budget» sbotta Filippo Berselli (An), sottosegertario alla Difesa, che spiega: «Sono favorevole all'invio dei Carabinieri in Iraq e sono particolarmente felice del fatto che ce li continuino a chiedere». Secondo lei, perchè? «Perchè hanno dimostrato, in Kosovo e in generale nei Balcani, hanno ricevuto l'eologio di tutti. E questo ci inorgoglisce molto. Credo che questo riconoscimento sia dovuto al fatto che i nostri carabinieri hanno saputo avere un rapporto eccezionale con le popolazioni locali dove hanno operato». Adesso, si apprestano a partire di nuovo... «Certo, anche perchè i nostri militari, parlo anche di Esercito, Aeronautica e Marina, hanno dimostrato di saper ricostruire anche strade e ferrovie». Novemila militari impegnati all'estero è un impegno notevole? «Un impegno enorme. Proprio per questo penso che sia arrivata l'occasione di dire chiaramente che il nostro bilancio per la Difesa inadeguato». Inadeguato? «Esatto». Vediamo i numeri, sottosegretario. «Guardi, 9 mila persone all'estero significa che ce ne sono 30 mila che ruotano. Un impegno non da poco. Siamo il Paese con più militari impegnati in Kosovo, il secondo in tutti i Balcani dietro soltanto gli Usa, il terzo in tutto il mondo, dopo Usa e Gran Bretagna. Insomma, facciamo di più di Francia e Germania». Però... «Però spediamo per la Difesa meno della metà della Francia, meno di un terzo degli inglesi». E secondo lei è troppo poco? «Pochissimo. L'impegno per il settore è l'1,05% del pil. Vogliamo arrivare all'1,5%, che sarebbe sempre poco rispetto agli altri Paesi anche europei ma comunque per noi sarebbe uno sforzo notevole: si tratterebbe di un aumento del 50%». Ma la missione ad Iraq è a rischio per la mancanza di fondi? «Non dico questo. Dico, invece, che è necessario aprireuna riflessione vera e approfondita sulla Difesa. Si continua a chiedere perché è un settore che ha riconoscimenti in tutto il mondo. Sarebbe il caso anche di rivedere i fondi». F. D. O.