«Interveniamo subito. La gente muore»

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, oggi prima al Senato e poi alla Camera, inviterà l'opposizione a sostenere questa missione umanitaria. Ma l'Ulivo è diviso e comunque chiede che gli aiuti umanitari vengano decisi in ambito europeo. Non abbiamo molto tempo, ha spiegato il ministro, e «nel frattempo c'è gente che muore». «La casa brucia - ha affermato - dobbiamo intervenire subito perché lì c'è chi muore». Anche altri Paesi europei (Spagna, Danimarca, Portogallo e Olanda), ha detto ancora Frattini, hanno deciso iniziative analoghe. Del dopoguerra in Iraq hanno parlato anche Berlusconi e Chirac in un lungo colloquio telefonico. Il ministro degli Esteri, Frattini, ieri ha precisato che in Iraq insieme agli aiuti umanitari non saranno inviati solo i carabinieri, ma anche altri reparti militari. Si dovrebbe trattare di uomini del genio specializzati in operazioni di sminamento e di bonifica chimico-biologica. Complessivamente il contingente militare dovrebbe essere formato da circa duemila uomini. Da parte sua, il ministro per le Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione, ha sottolineato l'urgenza di offrire all'Iraq l'aiuto umanitario. L'Ulivo è diviso. Francesco Rutelli (Margherita) e Piero Fassino (Ds) sono favorevoli all'invio di aiuti umanitari, ma condizionano la partenza dei militari ad un mandato dell'Onu e ad un impegno unitario dell'Europa. I Verdi e il Pdci sono categorici: no ai militari italiani in Iraq in ogni caso. Ieri sera si è svolta una riunione molto movimentata dei capigruppo dell'Ulivo. Il capogruppo dello Sdi Otaviano Del Turco, che aveva invitato il centrosinistra a votare a favore della missione in Iraq, ha abbandonato la riunione per protesta e ha definito «imbarazzante» l'intervento del Pdci che ha chiesto il ritiro delle truppe americane dall'Iraq. Voteremo contro l'invio dei carabinieri, ha annunciato il capogruppo del Pdci, Marco Rizzo, che ha accusato Berlusconi di volersi «sedere al tavolo dei vincitori» come fece Mussolini quando dichiarò guerra alla Francia. La Casa delle libertà è invece compatta nel sostenere l'iniziativa del governo. Sono caduti anche i dubbi del ministro Rocco Buttiglione. Il governo, ha assicurato, cercherà di inquadrare la missione in ambito europeo e con l'avallo dell'Onu, ma se questo avallo tardasse «sarebbe incomprensibile non agire soltanto per aspettare il bollo delle Nazioni Unite». Un no deciso all'invio dei carabinieri è venuto intanto dal senatore a vita Francesco Cossiga, che lo ritiene contrario al diritto internazionale.