Il patteggiamento allargato va in Aula
Ma non è questo l'unico impegno dell'Aula della Camera: oltre al provvedimento sul patteggiamento allargato è previsto anche l'esame del decreto per i fondi dello spettacolo, del testo La Loggia sul federalismo, della proposta di legge per istituire una commissione per Tangentopoli e del disegno di legge sulla libertà religiosa. Senza contare il dibattito sulle dichiarazioni del ministro degli Esteri, Franco Frattini, a proposito dell'invio di militari italiani in Iraq. Un ordine del giorno impegnativo se si pensa che le vacanze pasquali sono ormai alle porte e che molte prenotazioni sono già state fatte. E così c'è chi maligna sui tempi. Secondo alcuni, si vogliono accelerare i tempi per far approvare prima della pausa festiva il patteggiamento allargato che contiene anche la norma ormai nota come «salva-Bossi». Secondo altri, invece, ci sarebbe chi dentro Forza Italia vorrebbe far arrivare le votazioni a mercoledì. Per quella data infatti è stata fissata anche un'udienza del processo Sme per la quale è già stato chiesto il rinvio per impegni parlamentari. Il provvedimento che dà la possibilità di patteggiare la pena a chi rischia condanne fino a cinque anni di detenzione (oggi è possibile solo per pene fino ai due anni) è stato approvato dalla commissione Giustizia della Camera il primo aprile scorso. Il testo, che è passato con i voti della sola maggioranza (Ds e Sdi hanno votato contro, la Margherita si è astenuta, Prc e Verdi assenti), aveva sollevato polemiche nei giorni scorsi perchè contiene una norma (inserita al Senato), nota ormai come «salva-Bossi», che, se approvata, potrebbe evitare il carcere al leader del Carroccio condannato a quattro mesi di detenzione per i fatti di via Bellerio. Ma, sempre nei giorni scorsi, si era tornati a parlare di questo testo perchè si pensava potesse avere una qualche ricaduta anche sul caso Previti. All'indomani del deposito delle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione, che aveva respinto la richiesta del deputato di FI di trasferire i processi a suo carico da Milano a Brescia, nella Cdl si era ipotizzato di trasferire in un decreto del governo questo provvedimento con l'obiettivo di ottenere una sospensione dei procedimenti di 90 giorni. La proposta di legge, infatti, ha una norma transitoria che dà la possibilità a chiunque intenda chiedere il patteggiamento (Previti potrebbe farlo perchè la pena prevista per il suo reato va dai tre agli otto anni) di sospendere il processo per 45 giorni (ma per l'eventuale decreto si era pensato di aumentare questo periodo a 90 giorni, ndr). Un lasso di tempo che avrebbe potuto essere utilizzato, venne spiegato sempre in ambienti della maggioranza, per trovare un soluzione «legislativa» ai processi di Milano.