Pubblico impiego, e-mail al governo per sollecitare il rinnovo del contratto

Autore della forma di protesta informatica è il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, a Cgil e Cisl, sottolineando che «il pubblico impiego è stanco: attende da oltre 15 mesi il rinnovo dei contratti e l'unico che ha visto la firma della pre-intesa (quello dei ministeriali) è stato rispedito al mittente con la richiesta di modificarlo». «Non si rinnovano i contratti - spiega Foccillo -. Non si rispettano i patti, la situazione è insostenibile, i lavoratori hanno già scioperato ed a questo punto prima di riprendere una conflittualità che i fatti già imporrebbero, proponiamo a Cgil e Cisl una forma di pressione diversa e mediaticamente innovativa: una valanga di e-mail di protesta nelle quali i lavoratori pubblici ricordino al governo ed ai comitati di settore degli enti locali, enti pubblici, sanità, università e ricerca il mancato rispetto dei patti ed il mancato rinnovo dei contratti di lavoro». Il leader della Uil, infine, sottolinea che i «lavoratori hanno diritto ad una risposta immediata ed alla ripresa delle trattative, altrimenti questa iniziativa non escluderà, in caso di mancato sblocco delle vertenze, il ricorso allo sciopero generale di tutto il pubblico impiego». Immediate le reazioni. Il segretario confederale della Cisl, Nino Sorgi, non ha dubbi: «È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. I lavoratori pubblici hanno diritto al rinnovo del contratto. Nulla di più, nulla di meno». Il sindacalista, che si augura che già lunedì le regioni sblocchino il contratto della sanità, dice che «la Cisl ritiene non più rinviabile la mobilitazione dei lavoratori per il rinnovo dei contratti». Anche per la Cgil sono giuste le iniziative di protesta della Uil per i mancati rinnovi dei contratti del pubblico impiego. «Condivido la proposta e l'iniziativa - afferma in una nota il segretario confederale della Cgil e responsabile del dipartimento dei lavoratori pubblici, Gian Paolo Patta - formulata dal segretario della Uil, Antonio Foccillo, per protestare contro il governo». Secondo Patta, la situazione dei dei lavoratori della pubblica amministrazione «si è fatta insostenibile e quindi è necessario ricordare al governo e ai comitati di settore degli enti locali e pubblici, sanità, università e ricerca, il mancato rinnovo del contratto di lavoro». Il sindacalista ricorda che già dal 6 febbraio è stata realizzata un'intesa quadro con il vicepresidente del Consiglio dei ministri e con il ministro della Funzione pubblica e «ad oggi, a 15 mesi dalla scadenza, i contratti non sono stati rinnovati: soprattutto a causa dei reiterati interventi dilatori del ministro del Tesoro». La Cgil aderisce alla proposta fatta dalla Uil per un prossimo incontro «per valutare le necessarie iniziative di lotta, non escluso lo sciopero generale del pubblico impiego».