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A DIECI anni di distanza dal referendum sul maggioritario, i protagonisti della battaglia di allora, ...

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Mario Segni, Achille Occhetto, Sergio Mattarella, Peppino Calderisi, Marco Pannella, Domenico Fisichella e anche Ciriaco De Mita si sono trovati d'accordo nel giudicare insoddisfacente e, come minimo, incompleta, l'esperienza del maggioritario italiano. C'è chi, come Claudio Petruccioli, vorrebbe che la battaglia per il maggioritario proseguisse creando anche un nuovo partito unificato del centrosinistra intorno a un leader. Chi, invece, come De Mita, ha sostenuto che le promesse del nuovo sistema elettorale non sono state mantenute e rilancia la vecchia proporzionale con il premio di maggioranza. Mario Segni, che dieci anni fa fu il leader dello schieramento referendario (uscito vittorioso dalle urne prima con il referendum sulla preferenza unica, poi con quello sul maggioritario) ha puntato l'indice contro «la campagna revisionistica in corso». Achille Occhetto, dieci anni fa segretario del Pds appena passato per la svolta, ha sostenuto che «purtroppo la spinta verso il cambiamento si è fermata a metà strada».

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