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TUTTI ABBASSANO I TONI MA RESTA IL PROBLEMA DELL'ART. 18

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Sinistra, vietato litigare fino alle elezioni

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Anche se molti nelle Quercia sostengono che i problemi posti dallo scontro tra la maggioranza e la minoranza del Correntone sono in realtà rimasti irrisolti, se ne ricomincerà a discutere non prima dell'assemblea dell'Ulivo del 20 giugno, dopo il voto. Quindi i dirigenti del partito evitano bilanci su vincitori e sconfitti nella Conferenza programmatica, esaltando piuttosto i risultati unitari. Cofferati parla di una «discussione utile», e rifiuta la definizione dei giornali di «tregua armata», ma non rinuncia a sottolineare che «alla fine è stato opportunamente riconosciuto che non ci sono problemi di incompatibilità per Aprile». «Le differenze», sostiene l'ex leader della Cgil, «sono una ricchezza e non un pericolo.» Priva di ogni fondamento l'idea di una separazione nei Ds, perché «il problema dell'opposizione è unificare quello che è diviso». «Occorre costruire il nuovo grande Ulivo che, se vuole vivere, deve avere la linfa dei movimenti». «Nei Ds c'è un processo di ricostituzione dell'unità interna, che è un'unità di comportamenti perchè se non si ha questa è difficile chiedere il consenso», ha detto il presidente dei deputati ds Luciano Violante, per il quale a Milano si è colmata una divaricazione. E Fabio Mussi ha osservato che dopotutto i momenti di dissenso della minoranza, due o tre volte in tutto, hanno riguardato decisioni e voti relativi alla guerra, «questione che interroga fortemente le coscienze». Quantoal leader dei liberal del partito Enrico Morando apprezza dopo la Convention di Milano «la maggior determinazione a seguire la via riformista», anche se, osserva, che alla fine ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. A scatenare nuove spaccature potrebbe essere il referendum sull'articolo 18, e l'indicazione di voto da dare agli elettori, che per il momento non è stata ancora decisa. Ma gli appuntamenti più vicini sono unitari, a partire dalla manifestazione nazionale per la pace di sabato a Roma che sarà preceduta in mattinata da un'assemblea dell'Ulivo. M. M.

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