Guerra e politica in Tv il pluralismo è rispettato
A sottolinearlo è stato lo stesso neopresidente di Viale Mazzini, Lucia Annunziata, che ha diffuso i dati del monitoraggio su «L'informazione in guerra. La copertura del conflitto in Iraq sulle reti Rai», realizzato dall'Osservatorio di Pavia tra il 20 e il 26 marzo. La presenza dei politici nei tg e nelle trasmissioni dedicate alla guerra è avvenuta «nel segno del pluralismo», ha sottolineato Annunziata. La ricerca dell'osservatorio di Pavia mostra che i soggetti politici in video sono solo l'8% del totale, e nel complesso delle trasmissioni il dato della maggioranza più il governo ammonta al 49,9%. Nei principali tg la situazione vede una grande presenza dei soggetti istituzionali (17,8%), e una predominanza di maggioranza e governo (49,5%), contro il 32% delle opposizioni. Un dato compensato nei programmi di rete dal dato delle opposizioni più i Radicali che ammonta al 50,1% del totale. Complessivamente la Rai, dall'inizio del conflitto in Iraq e fino al 26 marzo, ha dedicato dieci ore al giorno all'informazione sulla guerra: di queste, due terzi sono stati offerti da Raiuno, mentre i tg hanno dedicato al conflitto in media 30 minuti, cioè la quasi totalità della durata delle edizioni. Per quanto riguarda i temi, quello prevalente è stato il racconto della guerra mentre solo il 6,6% dell'attenzione e andato alle ragioni pacifiste. Inoltre nel 61% dei casi sono stati giornalisti ed inviati a prendere la parola mentre ai politici è andato solo l'8 per cento del tempo. Anche nei principali tg il maggior tempo è andato al racconto della guerra (con il 49,6%). Ma si è data anche voce alla protesta contro il conflitto (11,6%). Su questo dato incide fortemente il Tg3 che ha dedicato a questa voce il 18,1%. Nel complesso delle trasmissioni prese in esame, il 68,8% dello spazio dedicato alla guerra è nei programmi di rete, il 24,7% nei notiziari principali mentre le rubriche pesano per l'8,5%. Quanto alle singole reti, è stata Raiuno a dare più spazio alla guerra, soprattutto nei programmi di rete (in particolare «La vita in diretta» 18,7%, «Porta a Porta» 15%, e «Unomattina» 13,3%).