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COSA PREVEDE IL NUOVO TESTO

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Ok al modello Usa: più spazio a Roma capitale, sarà un district

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Il federalismo previsto dalla Riforma del Titolo V su cui la Cdl ha trovato un'intesa farà assomigliare l'Italia di più agli Usa Ecco dunque i cardini della Bozza La Loggia che venerdì dovrebbe essere approvata dal Consiglio dei ministri. Potestà dello Stato. Allo Stato faranno capo Politica estera, immigrazione; rapporti tra Repubblica e confessioni religiose; difesa; sicurezza interna; dogane e commercio estero; politica monetaria, sistema tributario e perequazione delle risorse; giustizia e elezioni; «ordine pubblico ad esclusione della polizia amministrativa locale»; protezione civile; censimenti; concorrenza; comunicazione; grandi reti di infrastrutture; energia; tutela dell'ambiente e dei beni culturali. Inoltre a Roma faranno capo le norme generali sull'istruzione e la ricerca, sull'agricoltura nonché la «determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali». Infine alla Stato spetterà «l'armonizzazione dei bilanci pubblici e il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario». Potestà delle Regioni. Spetterà la competenza su assistenza e organizzazione sanitaria; organizzazione scolastica e definizione dei programmi scolastici di interesse regionale; polizia locale; istruzione; promozione della cooperazione; artigianato; ricerca scientifica e innovazione tecnologica a sostegno delle attività produttive di interesse regionale; emittenza in ambito locale; promozione dei beni culturali e ambientali; industria; commercio; turismo; agricoltura; credito a carattere regionale; «ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. Roma capitale. La Bozza La Loggia amplia il capitolo su Roma capitale rispetto all'attuale Titolo V. «Roma è la capitale della Repubblica - si legge nella bozza - e dispone di forme e condizioni particolari di autonomia anche normativa, nelle materie di competenza regionale, nei limiti e con le modalità stabilite dallo Statuto della Regione Lazio, sentiti i Comuni e la Provincia di Roma». Si tratta quindi di qualcosa che assomiglia al «District of Columbia» cioè il distretto federale della città di Washington. Senato federale. La bozza non affronta il nodo di eventuali contenziosi tra Stato e Regioni. Rimane in vigore l'articolo 127 della riforma del 2001 che permette sia allo Stato che alle Regioni di promuovere dinanzi alla Corte costituzionale la questione di legittimità per una legge emanata dall'altro soggetto.

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