Veneziani propone un nuovo «Milano Italia»
Questi gli argomenti sul tavolo del CdA di martedì che per la prima volta vedrà riuniti al completo i vertici Rai in assetto operativo. Il presidente Annunziata e il nuovo direttore generale Cattaneo, che in questi ultimi giorni hanno studiato a fondo la situazione di viale Mazzini e le grane più urgenti da sanare, ora passeranno all'azione ed è già probabile che su due punti in particolare non saranno d'accordo: sulle modalità del trasferimento completo di RaiDue a Milano, (presidente e Cda sembrano infatti sono per una sorta di contestualizzazione e circoscrizione dell'iniziativa, bilanciata subito dalla valorizzazione di altre sedi) e sulla diretta di sabato della manifestazione pacifista. Il CdA potrebbe infatti proporre in alternativa ampi servizi dei telegiornali sulla marcia, evitando una «diretta», che potrebbe costituire un precedente difficilmente gestibile. Ieri, giorno della festa di RaiDue a Milano presieduta da Umberto Bossi, le polemiche non sono mancate. Il ministro Roberto Castelli appena giunto ha esclamato: «Non si torna più indietro, tornare indietro sarebbe un danno per tutto il Paese». E il ministro Rocco Buttiglione, riferendosi a quanto detto il giorno prima da Bossi, ha sottolineato: «Francamente non mi sembra una questione di rilievo tale da meritare un Consiglio dei ministri. È una decisione interna della Rai che andrà giustificata e motivata sulla base delle strategie aziendali, altrimenti si confonde tutto». Sul ddl Gasparri Buttiglione ha poi respinto «nel modo più sdegnato» le «insinuazioni» rivolte da esponenti della maggioranza al suo partito di aver affossato la legge in uno dei suoi aspetti fondamentali. Polemiche anche fra RaiDue e Tg2, dopo l'ennesimo sforamento di «Bulldozer» a scapito dell'edizione della mezzanotte del telegiornale che è andato in onda con mezz'ora di ritardo. Alla protesta si è associata la testata delle Tribune e Servizi Parlamentari diretta da Anna La Rosa, il cui notiziario va in onda dopo il Tg2 della notte. «Nessun problema con l'amico Mauro Mazza», ha gettato acqua sul fuoco il direttore di Raidue, Antonio Marano, che però ha subito spostato «Bulldozer» di oggi in prima serata su Raidue, motivandolo come «una accellerazione del cambiamento». Un cambiamento che secondo il segretario nazionale dell'Udc, Marco Follini, non sarebbe così sostanziale come sembra: «Certo, se il tir porta soltanto la scrivania del direttore di RaiDue - ha detto ai giornalisti commentando ironicamente il tir con scritto Milano-Roma presente ieri a piazza Duomo - viaggia un pò leggero». Il consigliere Marcello Veneziani vede la questione milanese a suo modo: «Se si tratta di rilanciare una rete sofferente come RaiDue, costruendo due o tre programmi nuovi, fra cui un osservatorio sull' informazione che abbia come centro Milano, come è stato in tempi non sospetti "Milano, Italia", mi sembra che sia auspicabile. D'altro canto non vedo perché debba essere una prerogativa degli ex di Lotta Continua, fare simili trasmissioni....». Altro scoglio da superare per il CdA, quello dei corrispondenti all'estero. Nonostante le proteste di Renzo Lusetti della Margherita, che ieri ha chiesto l'intervento immediato della Vigilanza sull'eventualità che Piero Badaloni possa lasciare al termine del suo contratto la sede di Bruxelles, pare che CdA e dg siano orientati a sostituirlo anche per ragioni di opportunità, visto che si tratta di un ex presidente della Regione Lazio ulivista e prodiano, quindi di un politico in piena regola. Stessa sorte toccherà comunque agli altri corrispondenti a fine mandato fra cu