D'Alema lancia un altro appello all'unità
Il Correntone: «Fassino rettifichi le parole». Oggi match tra il segretario e Cofferati
Anzi, direbbe il generale Franks, il bello deve ancora venire. «Il mondo non è un pretesto per litigare fra di noi. Rispetto ai problemi del mondo siamo dei cinici: usarlo per litigare non è politica, è cinismo provinciale», dice Giuliano Amato, alla Conferenza programmatica dei Ds in corso a Milano, lanciando un nuovo invito a non dividersi. «Qual è il senso di dividersi su cose per le quali ciascuno di noi non ha nessuna possibilità di incidere», chiede l'ex premier criticando lo scontro continuo nella Quercia e nella sinistra. Anche Massimo D'Alema ha lanciato un appello all'unità, in una giornata di forti tensioni. Il presidente dei Ds non ha esplicitamente confermato l'altolà del segretario Piero Fassino alla doppia militanza, nei Ds e nell'associazione Aprile guidata da Sergio Cofferati e Giovanni Berlinguer. Ma ha sottolineato la necessità che il partito abbia «la capacità di convergere nei momenti più significativi anche attraverso una forma di autodisciplina». «Chi deve essere convinto ad essere governato da noi ha bisogno di misurare un grado ragionevole di coesione, di affidabilità di uno schieramento politico». Quindi la strada da seguire, senza alternative è «lo sforzo faticoso della convivenza, dell'autodisciplina, della responsabilità». Il Correntone ha chiesto a Fassino di «rettificare pubblicamente», nel discorso di oggi, il suo attacco alla doppia militanza nei Ds e nella associazione Aprile guidata da Cofferati e Giovanni Berlinguer. «Caro Piero sono certa che le tue parole sono state franitese. Riserviamo l'incompatibilità alla cultura della destra che ci mal governa», lo ha detto Giovanna Melandri, del Correntone. Sull'altro fronte i capigruppo parlamentari Gavino Angius e Luciano Violante hanno chiesto di finirla con gli insulti dei vari Spartaco e Catilina, gli anonimi corsivisti che attaccano, sui siti della Fondazione Di Vittorio e di Aprile i vertici ds. Altro tema irrisolto di divisione è il referendum sull'articolo 18; secondo la sinistra bisognerebbe prendere posizione e invitare a votare sì. E tanto per capire che aria tira, Cofferati ha fatto sapere che invierà una lettera come risposta ai segretari delle Unioni comunali del Mugello, che, a loro volta gli avevano scritto una missiva invitandolo a far tacere polemiche e diffidenze.