«L'umanità rifiuta la guerra»

Giovanni Paolo II torna a tuonare contro il conflitto in Iraq e ieri, in un messaggio indirizzato ai preti con le «stellette», cioè i cappellani preposti a seguire e confortare i militari sia nelle caserme sia nelle missioni, ha espresso nuovamente la sua «profonda preoccupazione» e il «grande dolore» per le vittime, le distruzioni e le sofferenze provocate dal conflitto in Iraq. «Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti - scrive il Santo Padre - che la guerra come strumento di risoluzione delle contese fra Stati è stata ripudiata, prima ancora che dalla Carta delle Nazioni Unite, dalla coscienza di gran parte dell'umanità». Anche se, sottolinea il Papa, la guerra è sempre lecita solo «in caso di difesa contro un aggressore». «Perfino in mezzo ai combattimenti più aspri - scrive ancora il Pontefice facendo riferimento indiretto alla guerra in Iraq - è sempre possibile, e quindi doveroso, rispettare la dignità dell'avversario militare, la dignità delle vittime civili, la dignità indelebile di ogni essere umano coinvolto negli scontri armati», anche per favorire «quella riconciliazione necessaria al ripristino della pace dopo il conflitto». In merito ad alcune indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi sull'espulsione dell'ambasciatore iracheno presso il Vaticano, alla Santa Sede fino ad ora non è giunta nessuna richiesta di espellere il diplomatico, Abdul Amir Al Abari, accreditato dal 28 aprile 2001, che quindi rimarrà al suo posto. Intanto Papa Giovanni Paolo II riprenderà i suoi viaggi internazionali dopo una pausa durata nove mesi con una visita di due giorni in Spagna prevista per maggio. Lo ha riferito ieri il Vaticano, rendendo noto che il Pontefice sarà a Madrid il 3 e il 4 maggio, e che l'avvenimento principale sarà la cerimonia con la quale verranno nominati cinque nuovi santi della chiesa cattolica romana. L'ultimo viaggio del Papa si è svolto lo scorso agosto in Polonia, sua terra natale, e per quest'anno sono previste inoltre visite in Slovacchia, Bosnia, Slovenia e Mongolia. L'anziano Pontefice 82enne è il Papa che ha viaggiato di più nella storia della Chiesa: 98 viaggi in 130 paesi diversi durante il suo pontificato. Tra i cinque che a maggio verranno canonizzati a Madrid vi sarà Pedro Poveda Castroverde un prete fucilato nel 1936 durante la guerra civile spagnola.