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Ciampi: «L'Europa divisa è autolesionista»

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Tanto più che queste divisioni, secondo Carlo Azeglio Ciampi, hanno un sapore vecchio e stantio, quello dei particolarismi nazionali e si rivelano autolesioniste. Si sarebbero potute evitare se si fosse seguito il cosiddetto metodo comunitario, come ci insegna la storia dei 46 anni che ci separano dalla firma dei Trattati di Roma che istituirono le Comunità europee. Per la prima volta dall'inizio dell'attacco anglo-americano a Baghdad, al pranzo di Stato offerto ieri sera al Quirinale in onore del Granduca del Lussemburgo, Ciampi ha rivelato un punto di vista che sembra contenere qualche riserva rispetto al protagonismo di Francia e Germania, contrapposto alle prese di posizione interventiste di Blair. «Dobbiamo imporci tutti di discutere preventivamente fra di noi i problemi più spinosi prima di prendere iniziative, chiunque sia l'interlocutore. Si rischia altrimenti un imperdonabile autolesionismo. Il mantenimento della coesione europea è un bene prezioso che va salvaguardato» ha detto, rivolgendosi indistintamente a tutti i Pasi europei. Ciampi ha rivendicato la lungimiranza dei sei Paesi fondatori: «Lussemburgo e Italia furono fra i primi a comprendere che l'Europa avrebbe potuto risollevarsi solo attraverso un progetto politico unitario».

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