«SOFFERENZA» ANCHE FRA I CATTOLICI DI FI
Il dissenso si è manifestato in particolare nell'area cattolica. In FI, parecchi parlamentari hanno dichiarato «sofferenza» ma hanno votato con gli altri «sì» approvando la relazione del premier. Ha invece votato «no» Publio Fiori, di An, vicepresidente della Camera, che non ha condiviso il discorso di Berlusconi in particolare sulla legittimazione della guerra. In An anche la Mussolini ha votato contro, in quanto, ha spiegato, «donna» e «mamma di un bimbo di un mese». Sul documento della maggioranza ci sono stati anche ( astenuti: Teodoro Buontempo (An), Roberto Rosso (FI), Vittorio Sgarbi, due esponenti dell'Udc (Massimo Grillo e Anna Maria Leone), Riccardo Illy e Roberto Damiani (gruppo misto) e Nicola Fusillo (Margherita). Fiori ha detto che l'intervento di Berlusconi «contiene affermazioni non giuste, come quella sulla legittimità della guerra. Ritengo sia contraddittorio dichiarare che la guerra è legittima e non inviare truppe o autorizzare l'uso della basi per fini bellici. Sono argomentazioni, anche da un punto di vista del diritto costituzionale, infondate e non giuste». A proposito dei rapporti di solidarietà fra Italia e Usa, Fiori in aula ha anche citato il «De Amicitia» di Cicerone, dove si spiega che «in un'amicizia la solidarietà non nasce comunque, se no avrebbe nomi meno nobili, ma si deve basare su alcuni valori di riferimento. Altrimenti — ha aggiunto il vicepresidente della Camera — si intraprende una strada che con i valori e le virtù ha poco a che fare».