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Compagnie aeree scattano i piani d'emergenza Voli a minimo

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Non tutte hanno ufficializzato il nuovo operativo dei voli, a cui hanno cominciato a lavorare già da settimane, per aspettare la certezza dell'attacco e solo allora applicare tutte le misure di sicurezza e commerciali. Cala la voglia di viaggiare per vacanza, si rimandano le trasferte di lavoro, si annullano le prenotazioni e i vettori si adeguano: cancellazione e riduzione di voli in programma per le destinazioni a rischio, piani di rigore interni alle aziende e misure di agevolazione per i passeggeri che vogliono anticipare il rientro. Nel panorama mondiale dell'aeronautica civile, i vettori si cautelano contro quella forbice compresa fra il 5 e il 20% di calo del traffico aereo indicato dalla Iata per una guerra lampo, dopo la quale però potrebbe esserci un rimbalzo. Calo che sarebbe superiore in un conflitto più lungo e che metterebbe in ginocchio le compagnie aeree, già provate da due anni di ribassi continui e dagli attentati su New York e Washington dell'11 settembre 2001, come US Airlines e United Airlines. Se l'aviazione civile statunitense è in pericolo, ha rilevato la Iata, in Europa la situazione è più rosea con Iberia, Air France e Lufthansa, per esempio, che avendo accumulato buoni profitti hanno riserve più sostanziose. Ottima la situazione dei vettori in Estremo Oriente. Alitalia non rinuncia alla cautela nel rendere noto il piano operativo di emergenza ma l'amministratore delegato ha dato disposizioni immediate applicando un piano di rigore con l'obiettivo di contrarre i costi in vista della prevedibile diminuzione della domanda: blocco del turn-over dei contratti a tempo determinato, di ogni nuova assunzione, smaltimento immediato di ferie e riposi arretrati, stop a straordinari e trasferte, blocco di ogni investimento e di nuove consulenze e di tutte le spese discrezionali. La compagnia di bandiera ha dato anche il via a misure agevolate in caso di biglietti già emessi per voli futuri, cambio di itinerari e riprotezione su altri voli sino al 1 giugno prossimo.

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