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La legge in discussione prevede un CdA a nove

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Ma il suo pensiero va alla discussione sulla nuova legge di riforma. «Ci aspettiamo una discussione appassionata». Così il ministro commenta l'arrivo in aula alla Camera, previsto per oggi del disegno di legge per il riassetto del settore della comunicazione, che fissa i tempi per il passaggio alla tv digitale terrestre e riforma la Rai avviandone la privatizzazione. La discussione in aula si incentrerà anche sugli articoli del testo firmato da Gasparri non ancora discussi nelle stesse commissioni che hanno licenziato il ddl emendato. E, in qualche caso, arricchito: come nel caso del'articolo 10 sulla tutela dei minori inserito nel testo. Che impone così alle emittenti televisive di osservare le disposizioni per la tutela dei minori previste dal Codice di autoregolamentazione «Tv e minori» approvato il 29 novembre 2002. Il disegno di legge, fissa anche nuovi criteri di nomina del CdA dell'azienda e fissa a nove il numero dei membri del CdA. Settori dell'opposizione hanno chiesto lo stralcio della riforma dei criteri di nomina dei vertici della tv pubblica, ma l'ipotesi non convince Gasparri: «non avrebbe senso, la legge deve procedere tutta insieme. Ad approvare nuovi criteri di nomina del CdA ci si metterebbe comunque molto tempo».

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