Accordo Italia-Finlandia l'Autorità alimentare Ue spartita fra i due Paesi
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il premier finlandese Paavo Lipponen hanno individuato un'ipotesi di soluzione che rappresenta un primo passo nella buona direzione, in attesa di una decisione che spetta ai capi di stato e di governo dell'Ue. Soluzione, che Palazzo Chigi auspica «vantaggiosa per l'Italia ed in perfetta sintonia con le legittime aspettative della città di Parma». L'ipotesi italo-finlandese - emersa nel corso di un colloquio telefonico tra i due leader in vista del vertice Ue di venerdì a Bruxelles - è di creare due agenzie europee separate ed indipendenti: una a Parma e l'altra ad Helsinki. Per la città emiliana si tratterebbe di una nuova agenzia che avrebbe nelle proprie competenze la protezione delle denominazioni d'origine e dei certificati d'origine dei prodotti agricoli all'interno dell'Ue, oltre alla promozione di alimenti europei tipici. «Per la Commissione europea è un modello tecnicamente possibile» ha indicato Lipponen, precisando di aver sottoposto l'ipotesi «al presidente della Commissione Romano Prodi e ad esperti del commissario per l'agricoltura Franz Fischler». A Helsinki andrebbero invece le competenze legate alle questioni sanitarie negli alimenti, più direttamente collegate alla politica per la sanità del commissario europeo David Byrne. Il nuovo approccio permetterebbe ai Quindici di uscire dall' impasse - che ha sfiorato la crisi al vertice di Laeken nel dicembre 2001 - non solo per quanto riguarda l'assegnazione del quartier generale dell'Agenzia per la sicurezza alimentare, ma anche per altre sedi le cui Authority sono sempre in attesa di una decisione. Il negoziato quindi continua, come ha tenuto a sottolineare il governo italiano «nel pieno rispetto dello spirito comunitario ma, al tempo stesso, tenendo ben presenti gli interessi nazionali». E comunque - tiene a precisare Palazzo Chigi - prima di adottare qualsivoglia decisione in materia, il governo dovrà acquisire il preventivo parere del Comitato promotore per l'autorità alimentare a Parma. L'auspicio dell'Italia è di raggiungere al più presto un accordo finale.