FIORI: «LA POLITICA NON SI FA CON I MUSCOLI, MA CON LE IDEE»

Publio Fiori, vice presidente della Camera, indica le linee da seguire per tornare alla «politica dei valori». L'anima cattolica di An si è riunita ieri a Roma e ha deciso di ritrovarsi periodicamente per sottolineare «l'attualità del cattolicesimo politico nel centro-destra». E questa corrente democratica si impone di andare avanti tenendo ben presenti l'intransigenza dei valori cattolici e il rigore morale, come ha sottolineato Gianfranco Fini nel suo intervento. Onorevole Fiori, in che cosa consiste l'attualità del cattolicesimo politico nel centrodestra? «Nasce dallo scenario socio-politico nazionale e internazionale. Dopo la fine dell'illusione comunista, stiamo vivendo una stagione in cui anche l'ideologia del progresso irreversibile non ha portato ai risultati attesi. La crisi economica mondiale, la nascita di nuove povertà, l'aumento delle esigenze di pensionati, giovani disoccupati e famiglie monoreddito, l'acuirsi del divario fra Paesi ricchi e poveri, i venti di guerra che soffiano da più parti del mondo dimostrano l'esigenza di arrivare ad un nuovo progetto politico che recuperi i valori del cattolicesimo». La Destra sociale reclama un ruolo più importante al governo. Che cosa ne pensa? «Sono d'accordo. Ma non è alzando la voce che si ottengono i posti di maggior rilievo in un governo. Il peso di un partito in una coalizione di governo dipende dalla sua autorevolezza, dal consenso che riesce a raccogliere, dai valori di cui si fa portavoce. Ha più potere chi meglio riesce a interpretare le aspettative della gente. La politica non si fa con i muscoli, ma con le idee». Ma An potrebbe avere un peso maggiore? «Sì, se facesse valere la sua anima, i valori di cui è portatrice. Se An vuole avere nella coalizione il peso che merita, deve far valere le proprie idee e i propri progetti e ricordarsi delle tesi di Fiuggi, quando mettemmo al centro di An i valori della tradizione cattolica e della dottrina sociale-cristiana». Qual è il rapporto con le altre forze della Cdl? «Purtroppo in questa fase appare come un rapporto più di potere che di forte intesa politica. Si ha l'impressione di una caduta nell'impegno culturale dell'attività della maggioranza. Come se si vivesse alla giornata, trascurando i grandi temi».