
Eleonora Giorgi, il figlio Andrea: "Lucidità persa piano piano, umorismo costante"

Eleonora Giorgi si è spenta lo scorso 3 marzo a causa di un tumore al pancreas giunto all'ultimo stadio con metastasi al cervello e oggi, a distanza di poco più di un mese, il figlio Andrea Rizzoli ha voluto ricordarla insieme a Mara Venier. Ospite a Domenica In, il programma della domenica pomeriggio di Rai 1, il primogenito dell'attrice scomparsa ha posto l'accento sugli insegnamenti fatti propri dal modo di affrontare la malattia scelto dalla madre. "Siamo noi che scegliamo a che cosa dare valore. Noi siamo coloro che scelgono se affrontare un cancro, piangendo tutto il tempo che ti separa dal momento della dipartita o decidendo di voltare lo sguardo verso qualcosa che è ancora positivo", ha scandito Rizzoli in studio.

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È questo il senso del libro "Non ci sono buone notizie. L'anno più bello di mia madre, nonostante tutto", scritto proprio da Andrea Rizzoli per ripercorrere gli ultimi, lunghi dodici mesi trascorsi insieme alla madre. "Se c'è qualcosa che questo libro minimamente può ispirare, è questo. Se hai la forza di guardare ancora la luce fino all'ultimo giorno, come ha fatto lei, quel periodo diventa così bello che lo vuoi raccontare", ha spiegato il primo figlio di Giorgi. Venier ha chiesto di raccontare qualcosa degli ultimi giorni. "Sono stati sereni, anzitutto perché abbiamo avuto un'equipe medica che ha permesso di non soccombere ai dolori", ha raccontato Rizzoli.

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Giorgi "la lucidità l'ha persa piano piano" perché verso la fine "non arrivava abbastanza aria al cervello per nutrirlo completamente". "Perdeva lucidità, confondeva me con Angelo, Paolo con Massimo, Paolo con me", ha continuato Rizzoli. Mai perso, però, l'umorismo. "Sempre in modo molto spiritoso. Ha scherzato fino all'ultimo con il suo solito umorismo. Faceva le battute sul fatto che stava male anche il Santo Padre", ha aggiunto. Commosso il pubblico di Domenica In, che ha abbracciato idealmente il primogenito dell'attrice deceduta poco più di un mese fa.
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