
Tg4, Cerno smaschera il Pd e l'ipocrisia sul riarmo dell'Ue: "Tante bugie. Prima votano no, poi sì"

La confusione regna sovrana dalle parti di casa Elly Schlein. Che si fa? Si va o no al corteo di sabato a Roma organizzato dal Movimento Cinque Stelle contro il piano di riarmo europeo? Le riserve non sono ancora state del tutto sciolte. Tommaso Cerno, intervenuto durante l’edizione serale del Tg4, ha espresso il suo parere sull’annoso dubbio che attanaglia la segreteria del Partito Democratico da giorni. Svelando la sua ipocrisia di fondo: “Il Pd, pur di non lasciare ai Cinque Stelle una piazza che potrebbe essere più potente della loro, ci va in mezzo. E come ci si presenta? Votando no all'emendamento sul riarmo europeo, che poi però viene approvato grazie ai socialisti e quindi votano sì al testo finale che lo contiene”.

Pd spaccato, Schlein non sa che fare e pensa di andare alla piazza di Conte a sentire Travaglio
Niente di nuovo, le solite divisioni interne che affliggono il partito più o meno dalla sua nascita: “A un pezzo d'Italia dicono che hanno votato di no, e quella è la metà del Pd che sta con Schlein, mentre all'altro pezzo d'Italia dicono che hanno votato di sì, e quelli sono Picerno e tutti i riformisti che starebbero con Prodi, Gentiloni e gli altri che stanno schierando contro di lei”.

"Niente panico sui dazi, evitare danni maggiori”. Meloni lancia la task force: governo a caccia di soluzioni
Il direttore de Il Tempo vede nelle debolezze Dem una possibile leva positiva per il movimento fondato da Beppe Grillo: “In questa piazza ci sono un sacco di bugie su cui sta guadagnando Giuseppe Conte, perché almeno lui si capisce quale idea ha oggi, cioè di fare il contrario di quello che fa il centrodestra, mentre la Schlein nemmeno quello”.
Capitolo dazi americani, la preoccupazione in tutta Europa, e la stessa Giorgia Meloni ha detto di voler risolvere la questione il prima possibile per non avere strascichi nel lungo periodo. Le borse sono crollate, ma secondo Cerno non c’è molto da preoccuparsi, ma solo da adattarsi a “un mondo che sta cambiando”. Anche perché “l'Italia nello scenario europeo non è il Paese che sta messo peggio, forte di una bilancia commerciale favorevole rispetto ai Stati Uniti”. E poi tutto questo sconcerto per le scelte economiche di Donald Trump, chiosa l’ospite della conduttrice Stefania Cavallaro, non ha ragione di esistere: “Trump aveva annunciato in tutte le lingue possibili che avrebbe messo questi dazi. Forse in Europa siamo abituati a che le campagne elettorali raccontano delle cose e poi se ne fanno delle altre. La scelta del Presidente americano ha indubbiamente una natura politica globale, quindi non sta guardando l'immediato. Era evidente che i mercati avrebbero reagito così con questi crolli di borsa. Li chiamiamo miliardi bruciati, anche se non chiamiamo mai miliardi inventati quando le borse salgono”.
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