
Totti e il viaggio in Russia: "Vado a Mosca da sportivo ma se mi chiedono di rinunciare..."

Francesco Totti mette un punto definitivo alle polemiche che vanno avanti da giorni sull’evento che lo vedrà impegnato in Russia ad aprile. Ma intanto si è "beccato" il Tapiro d’oro. «Il mio viaggio di lavoro a Mosca, da giorni, suscita infinite polemiche. Ma io – ha detto la bandiera della Roma in una dichiarazione all’Ansa- non sono un politico né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo. L'ho sempre fatto: prima come calciatore e adesso in una nuova veste. Da anni vado in tutti i Paesi in cui mi invitano a parlare di sport e non avrei problemi ad andare a Kiev, per le stesse finalità. Detto questo, se mi arrivasse una richiesta da parte di un organo competente per non partecipare all'evento di Mosca non esiterei un momento a fare un passo indietro».
Secondo il programma Totti sarà presente nella capitale russa l’8 aprile, come ospite d’onore dell’International RB Award, un evento organizzato da un sito locale di sport e scommesse (anche Del Piero è stato ospite in passato della kermesse). E al momento la politica non sembra troppo interessata a fermare il viaggio. Nonostante il segnale distensivo di Totti, c’è però ancora una spaccatura tra i pro e i contro al viaggio nella terra di Vladimir Putin. Tra coloro che si schierano con l’ex numero 10 giallorosso c’è Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia: «Totti fa ciò che vuole, non è un politico e chi vuole politicizzare la sua visita in Russia è un c... Totti va ad un evento in Russia per business mica per un discorso politico o per andare a sostenere Putin». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Al Bano Carrisi, che tante volte negli ultimi mesi si è detto disponibile per un concerto della pace a Mosca e Kiev: «Per quanto mi riguarda, Totti fa benissimo ad andare in Russia. Questo perché il suo viaggio è ispirato dal desiderio di andare in pace, di portare pace, di sviluppare la pace, un elemento di cui in questo periodo storico abbiamo più che mai bisogno».
Ad aizzare la polemica il coordinatore romano di +Europa, Andrea Massaroni: «Totti rinunci al viaggio, scegliendo così di testimoniare con chiarezza i valori di libertà e di rispetto per i diritti umani che sono un patrimonio comune». E il giornalista Antonio Caprarica è dello stesso "partito": «Totti farebbe bene a rinunciare. Un idolo come lui non ha alcun bisogno di elargizioni dei sodali di Putin. È come se un Dio dell'Olimpo decidesse di partecipare a un banchetto per un assaggio di nettare e ambrosia: ne possiede già in grande quantità. Per prestigio personale, sarebbe quindi il caso che rifiutasse categoricamente di andare a Mosca fintantoché prosegue questa guerra di aggressione all'Ucraina. Lo dico da grande nemico di Putin ma al tempo stesso da grande amante ed estimatore della Russia». Striscia la notizia ha consegnato il Tapiro d’oro al "Capitano" che ha preferito il silenzio mentre l’inviato Valerio Staffelli lo incalzava: «Glielo portiamo perché il suo viaggio in Russia ha suscitato molte polemiche. Che fa, ci va oppure no in Russia? È vero che Putin tifa Roma».
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