
Prodi e il "capelli-gate", Porro inchioda i progressisti: "E se fosse stato di destra?"

Continua a tenere banco la discussione innescata dalla reazione di Romano Prodi alla domanda sul Manifesto di Ventotene posta dalla giornalista di "Quarta Repubblica" Lavinia Orefici. L'ex premier, di fronte a un interrogativo su alcune parti del testo letto da Giorgia Meloni alla Camera, ha perso la pazienza. "Che cavolo di domanda è? Questo è un modo volgare di fare politica", ha sbottato. Nel frattempo, secondo quanto riferito in una nota Mediaset, Prodi avrebbe anche tirato una ciocca di capelli all'inviata del programma condotto da Nicola Porro. E a prendere posizione in merito alla vicenda è ora proprio il giornalista e padrone di casa del talk-show di Rete 4. "Questa vicenda di Prodi ci ha fatto capire una cosa fondamentale", ha premesso.

“Attacco meschino”. Fornero choc contro Meloni, poi difende il gesto di Prodi
"Noi, giornalisti di 'Quarta Repubblica', anche di Rete 4, dobbiamo sottoporre le domande da fare ai leader politici di tutti gli schieramenti a una specie di soviet che ci spiega cosa è giusto chiedere e cosa non è giusto chiedere", ha continuato. Ma non solo. La questione da sviscerare, secondo Porro, è anche un'altra. "Che cosa avrebbero detto questi del soviet se avessero visto un politico di destra tirare i capelli e dare quel buffetto sui capelli di una giornalista progressista?", ha chiesto. E ancora: "Che casino che sarebbe successo!", ha esclamato il conduttore di "Quarta Repubblica".
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
