
Calenda-Travaglio, la "tele-rissa" finisce male: "Ami i totalitarismi", "Calunniatore"

Una puntata ad alta tensione e uno scambio di opinioni sfociato in una "tele-rissa" memorabile. Ad "Accordi e Disaccordi", il talk-show del Nove che va in onda il sabato sera, gli animi di Carlo Calenda e Marco Travaglio si infiammano. Il tema lanciato sul tavolo del dibattito dal conduttore Luca Sommi è il dossier Ucraina, con un approfondimento sul piano di riarmo proposto dall'Unione europea e sui piani di Vladimir Putin per i territori di suo interesse. L'annunciata presenza del leader di Azione e del direttore del Fatto Quotidiano aveva già suggerito ai telespettatori di preparare i popcorn, ma il dibattito ha preso una piega sbagliata e si è trasformato in un colloquio senza esclusione di colpi. La miccia che ha fatto esplodere lo scontro è stata accesa da Calenda, che si è schierato in maniera netta contro le teorie del professore Alessandro Orsini e i suoi sostenitori: "Non ho mai sentito dire tante ca**ate come da lui", scandisce.

“Scetticismo e disfattismo”. Lerner provoca, Cacciari risponde. Poi demolisce la piazza di Serra
Travaglio non fa attendere la sua replica. "Le ha azzeccate tutte, dalla prima all'ultima e non ha mai detto che i carri armati sarebbero arrivati a Kiev", puntualizza. Un botta e risposta, questo, che sembra rimanere sui binari dei consueti dibattiti da salotto-tv. Peccato che, quando Sommi fa chiarezza sulle parole pronunciate in merito al conflitto in Ucraina da Orsini, il fondatore del Terzo Polo rincara la dose e attira l'attenzione della telecamera: "Aveva parlato della polverizzazione dell'Ucraina essendo lui un propagandista russo". Un'espressione audace, che fa perdere le staffe al direttore del Fatto. "Tu sei un trombettiere della Nato, sei un calunniatore, un diffamatore. Perché nel 2019 in Parlamento diceva che bisogna lasciare le sanzioni alla Russia a differenza vostra. Tu racconti da tre anni che l'Ucraina vincerà la guerra", urla dopo una risata nervosa.

Ventotene, Prodi sbotta con la giornalista. "Mai visto": il retroscena di Porro
"Dai del propagandista agli altri perché tu lo sei. Ci sono anche studiosi autonomi e indipendenti che dicono quello che pensano e purtroppo, a differenza tua, hanno azzeccato tutto. Tu, invece, dici che l'Ucraina batterà la Russia", continua Travaglio. I toni si alzano sempre di più. "Ho sempre detto che l'Ucraina stava difendendo la propria libertà. Li avete presi in giro e dileggiati. Tu del calunniatore non me lo dai", ribatte Calenda. Travaglio si infuria: "Tu hai diffamato un assente e io ti ho dimostrato che Orsini si è opposto alla revoca delle sanzioni. Sei un mentitore", chiosa. "Sei un cultore dei totalitarismi": è l'accusa di Calenda. Apriti cielo. "Pulisciti la bocca, stai dicendo un'altra panzana. Sei stato tu a favore dei totalitarismi fino al 2022", tuona il giornalista.
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
