
Otto e mezzo, Cacciari fa impazzire Gruber: "Ma avete letto il Manifesto di Ventotene?"

L'eco della bagarre in Parlamento sul Manifesto di Ventotene citato in aula da Giorgia Meloni risuona anche nello studio di Otto e mezzo, su La7. Tra gli ospiti di Lilli Gruber nella puntata di venerdì 21 marzo c'è il filosofo Massimo Cacciari a cui la conduttrice chiede che tipo di operazione politica è stata quella della premier. È il sintomo, risponde l'ex sindaco di Venezia, "che regna un grande casino sotto il cielo. E' evidente che il manifesto di Ventotene non ha nulla a che fare con Meloni, sarebbe stato ridicolo" il contrario, che la premier l'avesse difeso. Le ragioni sono ovvie, afferma Cacciari: "Un manifesto che dice che occorre lavorare per la definitiva abolizione della divisione dei propri Stati nazionali sovrani e che" bolla come "idolatrico dello Stato-Nazione" ogni afflato di nazionalismo come "volete che venga accolto da Meloni? Di cosa vanno in cerca questi oppositori della Meloni?", attacca Cacciari.

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A quel punto Gruber sposta l'attenzione sull'altro campo: "Lei è stato anche parlamentare, cosa avrebbe dovuto fare l'opposizione in Parlamento?". La risposta sorprende decisamente la conduttrice. L'opposizione, per Cacciari avrebbe dovuto dire "Meloni cosa ci racconti? Sappiamo benissimo che non sei d'accordo con Spinelli. Avrei aggiunto - continua - ma l'Europa di Spinelli sarebbe quella della von der Leyen? Ma avete letto il manifesto di Ventotene? Avete letto cosa dice della proprietà privata Spinelli?".

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Il filosofo ripercorre quei passaggi citati dalla premier in aula. "La proprietà privata va limitata, va corretta, soltanto va estesa caso per caso, non deve riguardare i monopoli che svolgono servizi pubblici generali. Volete che continui? E poi vogliamo aggiungere un'altra cosa. Cosa credete? Che Spinelli fosse d'accordo con i comunisti e i socialisti? Ma se c'è un saggio di Spinelli che differenzia radicalmente il suo federalismo dall'approccio comunista e socialista dicendo che ancora sono schiavi dell'idolo dello Stato-Nazione? Ma dai!", tuona l'ex idolo della sinistra.
Ma perché Giorgia Meloni ha tirato fuori il Manifesto del '41? Cacciari, incontenibile, replica: "Ma perché gli altri se la prendono con lei... È evidente che Giorgia Meloni non è d'accordo con il manifesto di Ventotene. Ma che balle raccontiamo?".
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