
Andrea Prospero, lo sfogo di Mauro Corona: "Lavato il cervello, andava tirato fuori"

La storia di Andrea Prospero, lo studente universitario 19enne che è stato trovato privo di vita in una stanza presa in affitto nel centro storico di Perugia il 29 gennaio scorso e che sarebbe stato incoraggiato a suicidarsi, in chat e in diretta, da un 18enne della provincia di Roma (accusato di istigazione al suicidio e ora agli arresti domiciliari), è finita al centro di un duro sfogo di Mauro Corona. Ospite, come ogni martedì, nella prima fascia oraria di È sempre Cartabianca, l'alpinista ha espresso prima il suo dolore per l'accaduto e poi la sua rabbia per i pericoli che si nascondono nel web. Bianca Berlinguer, dopo aver riassunto brevemente la vicenda di cronaca, ha chiesto un parere al saggista, suo puntuale interlocutore. "Le sembra possibile che un ragazzo istiga al suicidio un suo coetaneo?", ha domandato la conduttrice interdetta.

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"Sono i risultati di questo mondo, dell'attualità, della comunicazione dei social", ha premesso Corona. "Sappiamo che nel cuore di alcune persone, io penso molte, c'è questo piacere di portare altre persone a farsi del male, addirittura a suicidarsi, a uccidersi. Non serve più il colpo di pistola o la randellata, i social lavano il cervello. Piano piano si è fatto coinvolgere, lavare il cervello", ha continuato l'alpinista, ammettendo di rimanere sempre scosso da queste tragiche storie che vedono protagonisti giovani ragazzi: "Mi viene da piangere", ha confessato. Per il saggista, "non si tratterà dell'ultimo caso" e bisognerebbe quindi "capire le difficoltà dei ragazzi, tirarli fuori dalla stanza, far fare loro una passeggiata". Ad Andrea "avrei detto di fare qualche passo, piano piano. Andava tirato fuori", ha chiosato.
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