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4 di sera, Tommaso Cerno difende Trump: "Peggio quello che faceva Biden"

Luca De Lellis
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Hanno provocato un certo clamore le parole pronunciate dal Presidente degli Stati Uniti nel discorso al ministero della Giustizia. Donald Trump ha denunciato i media che, a suo dire, scrivono sistematicamente male di lui, definendoli “corrotti” e “illegali”. Frasi che hanno aperto un dibattito sulla qualità della libertà di stampa oltreoceano. Nel merito della vicenda è intervenuto in collegamento con lo studio di 4 di Sera weekend il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno, che ha ravvisato una disparità di trattamento riservato rispetto al suo predecessore: “Vorrei sentire la stessa indignazione per le parole di Zuckerberg, quando ci ha spiegato che Biden non diceva niente, però faceva pressioni perché cambiassero le notizie che non gli comodavano”.

 

 

 

Per l’ospite della coppia di conduttori composta da Roberto Poletti e Francesca Barra, negli Stati Uniti, non è messa a repentaglio quella che viene definita come la pietra angolare della democrazia: “In America la libertà di stampa c'è sempre stata e ci sarà sempre. Trump dice che bisognerebbe rendere illegali quelli che scrivono il 97 per cento di cose contro di lui, quindi la prima informazione è che ci sono dei giornali che scrivono contro il Presidente. Più libertà di stampa di così”. Per concludere, una battuta sulla situazione della guerra in Ucraina e la questione del riarmo europeo: “La pace sarà un processo lungo, se mai arriverà, e credo che l’Europa debba avere un ruolo fondamentale nelle condizioni di questa pace. Però se non ci fosse stato Trump staremmo ancora parlando di guerra, eravamo alle bottiglie di plastica col tappo che non si spacca, parlavamo della crisi del pellet in Europa e lì nessuno si divideva”.

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