
Cinque minuti, Crosetto traccia la strada: "I confini giusti sono quelli precedenti alla guerra"

dopo la guerra
«I confini di una pace giusta sono quelli che esistevano prima della guerra». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite a «Cinque Minuti» su Rai1, parlando della guerra in Ucraina. «I confini di una pace che verrà trattata, spero il prima possibile nelle prossime settimane, saranno quelli che metteranno d’accordo le persone sedute al tavolo. Trump - ha aggiunto - ha deciso di dare un’accelerazione a questo, portando la Russia al tavolo e alla fine prenderemo atto di quella che sarà la decisione accettata da tutti i contraenti. Solo allora poi si potrà parlare di quello di cui si sta discutendo da settimane: missioni di pace, garanzie. Ma adesso siamo ancora alla fase precedente e anche oggi, anche da quando è arrivato Trump, la Russia non ha mai smesso di bombardare. Per cui mi auguro che cessino questi attacchi e poi si potrà iniziare a parlare», ha concluso il ministro.

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«Quando dico che bisognerà che tutti accettino la pace, la Russia al tavolo accetterà mai che ci siano le truppe solo europee? L’unica possibilità è una coalizione internazionale. Esiste un solo esempio al mondo di una cosa tipo quella che si sta immaginando per l’Ucraina, quella tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Lì ci sono 18.000 soldati delle Nazioni Unite per 250 chilometri. Se si moltiplica quei 18 mila per la lunghezza del confine ucraino, si avrebbero 200mila persone, quindi molte di più di quelle che si stanno ipotizzando». Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite a «Cinque Minuti» su Rai1.
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