
La profezia di Massimo Giletti sulla serie A: "La Juve ci deve provare"

La vittoria della Juve, che si è imposta per 2 a 0 sull’Empoli, ha accorciato la classifica di serie A. La formazione guidata da Thiago Motta è ora quarta a 6 punti dalla vetta e domenica prossima giocherà con l’Atalanta che la precede di 3 lunghezze. Ci sono margini per immaginare una scalata al vertice? «Il mondo del pallone - dice all’AdnKronos Massimo Giletti da tifoso bianconero doc - si basa su variabili che possono modificare tutte le teorie possibili e immaginabili. È il fascino del calcio in cui nulla è scritto. Io credo che la Juventus debba provare a vincere sempre e comunque. Però deve tornare a fare la Juventus. Nel calcio - ribadisce Giletti - nulla è scontato, nulla è definito. Abbiamo vinto e perso scudetti all’ultima giornata. Ancora ci sono spazi di possibili recuperi con partite molto difficili». Ma anche le altre squadre, sottolinea il giornalista, «hanno partite difficili».
Secondo Giletti, le scuse dell’allenatore della Juventus dopo la sconfitta contro l’Empoli in Coppa Italia sono state tardive. «Penso - dice - che il mea culpa fatto da Motta dopo la sconfitta con l’Empoli sia arrivato troppo tardi. Fosse arrivato prima magari staremmo a raccontare un’altra Juve. In altre parole non si possono difendere sempre e comunque i giocatori. Credo che Motta avrebbe dovuto fare prima quel j’accuse duro assumendosi le sue responsabilità perché lui è il comandante della nave. Nelle tempeste si vedono i giocatori e gli uomini veri e forse la tempesta bisognava crearla prima».
A questo proposito, Giletti ricorda le scuse formulate dal mister del Napoli, Antonio Conte, dopo la sconfitta della sua squadra contro il Verona nella prima partita di campionato. «Faccio un parallelismo: Conte dopo la sconfitta contro il Verona - ricorda - fece un intervento a gamba tesa durissimo. Io quest’anno ho vissuto dei momenti in cui la Juve non era guardabile. Spero, quindi, che questo duro attacco di Motta fondato sul concetto di vergogna abbia fatto scattare in qualche giocatore qualcosa in più. Ritengo però che la Juve sia una squadra immatura con troppi giovani non in grado di dare continuità». Le grandi squadre, invece, basano il loro percorso «sulla continuità e la Juventus l’ha sempre fallita. Ritengo che la Juve debba provare a dare continuità ai risultati e a vincere. Se non trovi continuità non puoi avere ambizione di successo». «La Juve sta attraversando una rivoluzione? Va bene. Ma le rivoluzioni, dopo qualche mese, devono dare prodotto. In questa stagione, invece, abbiamo perso troppi treni. Bisogna combattere uniti gli uni per gli altri», conclude Giletti.
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