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Omnibus, Mineo mette a nudo l'errore di Conte: "Trascinato dal suo consulente Travaglio..."

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Nel corso della puntata del 20 febbraio di Omnibus, talk show di La7 condotto da Frediano Finucci, è ospite il giornalista Corradino Mineo, che analizza l’intervento di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, sulla questione della guerra in Ucraina: “Io penso che Conte abbia commesso un errore a fare la dichiarazione di ieri e che sia stato trascinato dal suo consulente Marco Travaglio, che ha largamente ragione sulla propaganda bellicista di questi anni. Io mi ricordo la teoria della controffensiva ucraina, mi ricordo la teoria che le sanzioni economiche avrebbero provocato la crisi del regime russo, mi ricordo la tragedia dei tedeschi che non dissero niente, addirittura venne fuori la teoria che i russi si fossero sparati sabotando il gasdotto Nord Stream, era una cosa talmente ridicola... E poi scusate, il doppiopesismo sconcertante, se la Corte Penale dice che la Russia e Putin hanno commesso crimini di guerra, non si può trattare con Vladimir Putin, io penso che si tratti con l'avversario, quindi invece se la Corte Penale dice che lo fa Benjamin Netanyahu, allora gli si consegnano in mano le chiavi del Medio Oriente. Su queste cose, diciamo, Conte avrebbe largamente ragione”.

 

 

“Dov'è che è ha torto?”, si chiede Mineo, continuando poi il suo discorso sull’ex premier: “Ha torto sul giudizio su Donald Trump, perché Trump è un passo indietro persino rispetto all'atlantismo e all'imperialismo americano che abbiamo conosciuto, cioè non è un passo avanti, non supera... E’ ritornato al colonialismo. Con atteggiamenti predatori sulle terre rare in Ucraina e su Gaza. Ieri ho letto un saggio vecchio di 50 anni quasi, 40-50 anni che si chiama Giano e i due volti dell'Occidente. Già allora veniva racconta questa profonda duplicità. E' chiaro che la tecno-democrazia ha creato un sacco di pasticci, ma è anche vero che il fatto che ci fosse l'ONU, il fatto che ci fossero istituzioni internazionali, il fatto che ci fosse l'accordo sul clima, qualche modo dava un'agibilità politica. Questa agibilità politica con Trump finisce. Conte ha detto Trump ha detto quello che noi diciamo da sempre”.

 

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