
DiMartedì, l'ennesima sparata di Landini: “Il governo usa i pensionati come dei bancomat"

“Il governo usa i pensionati come dei bancomat ma non tassa gli extraprofitti”: un furente Maurizio Landini non si tiene ed esonda contro il governo, sparando a zero su tutto dal rapporto di Giorgia Meloni con i sindacati al caro bollette e alla crisi della produzione industriale, passando per l’evasione fiscale e la nuova rottamazione. Ospite di Giovanni Floris e del suo DiMartedì su La 7, il segretario della CGIL continua la sua crociata contro la maggioranza e attacca su tutti i fronti. Primo argomento: la nuova rottamazione ipotizzata da Matteo Salvini e la Lega: “Questo è il solito: condoni e sotto-condoni. Ma adesso, scusi, in Italia dobbiamo aiutare i cittadini che pagano le tasse o dobbiamo aiutare quelli che non pagano e che le evadono? – spiega –. Questo è un meccanismo che porta le persone a non pagare le tasse. Quelli che invece le pagano, i lavoratori dipendenti, i pensionati, quello sono dei c****i. Perché il messaggio che arriva è sempre questo”. Siamo solo all’inizio della filippica di Landini: “Con i provvedimenti che il governo sta facendo, nei prossimi anni aumenterà l'evasione e diminuiranno le entrate”.

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Floris lo porta sull’argomento pensioni mostrandogli un cartello sul mancato adeguamento delle pensioni che recita +37 miliardi fino al 2032 di risparmio per le casse dello Stato: “Chi ce li mette questi soldi?” – chiede il conduttore. La risposta è pronta: “I pensionati che ancora una volta il governo sta usando come bancomat, perché questi sono soldi che vengono tolti all'adeguamento delle pensioni. E questo è lo stesso Stato che invece i profitti, gli extraprofitti, la rendita immobiliare, la rendita finanziaria, non li ha tassati un euro. Quindi chi continua a pagare sono i lavoratori dipendenti e i pensionati”.

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Capitolo caro bollette: “Non stanno assolutamente intervenendo – spiega – nelle imprese il problema oggi non è il costo del lavoro, è il costo dell'energia che è la più alta che c'è in tutta Europa. Quindi non affrontare questo tema ha anche delle implicazioni sul piano delle politiche industriali”. Proprio le politiche industriali sono il nuovo bersaglio di Landini: “Non vanno in televisione a dire che aumenta l'occupazione, che cresce di più? Non stanno dicendo che sta andando tutto bene? – chiede sarcastico –. Aumenta la cassa integrazione, perché nell'industria sta calando l'occupazione e si riaprono problemi. Ma per affrontare questo tema ci vogliono delle scelte di politica industriale, anche da parte del governo”. Poi il rapporto della maggioranza e del premier con i sindacati e quel ‘sindacato tossico’ che tanto ha fatto arrabbiare Landini: “Oggi sono stato a Napoli a un'iniziativa e i delegati della FIOM di Pomigliano mi hanno regalato una maglietta con scritto ‘Noi siamo tossici di Costituzione’. L'ho trovata bellissima – spiega –. Tossico non è lamentarsi o al limite confliggere per migliorare le cose. Tossico è continuare ad alimentare la precarietà. Tossico è lasciare morire la gente sul lavoro. Tossico è far andare via i nostri giovani. Tossico è non combattere l'evasione fiscale”.
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