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Maschio Selvaggio, la rivelazione di Carone: “Vessicchio disse a Lucio Dalla che non era un maestro”

Il cantautore che fu l'ultimo a salire sul palco del Festival di Sanremo con Lucio Dalla, ospite di Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini a Radio 2

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Pierdavide Carone, ospite della trasmissione radiofonica Maschio Selvaggio in onda su Rai Radio 2, ha raccontato a Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini un aneddoto che ebbe come protagonista Lucio Dalla e Beppe Vessicchio, avvenuto nel dietro le quinte del Festival di Sanremo del 2012. In quella edizione lo stesso Carone era in gara con il brano dal titolo ‘’Nani’, scritto a quattro mani proprio con Dalla. 

‘’Lucio Dalla non leggeva la musica - ha esordito Carone -, ma la sentiva molto bene. Gianni Morandi, conduttore di quella edizione, avrebbe preferito averlo sul palco con me, ma Lucio fu molto elegante e allora si inventò questa roba della direzione d’orchestra. Con quella bacchetta in mano sembrava più Harry Potter che un vero direttore d’orchestra. Stavamo facendo delle prove e dopo di me c’era un altro cantante che era diretto dal maestro Beppe Vessicchio. Lui e Lucio si conoscevano bene, allora fu Lucio a dire scherzosamente al mestro Vessicchio: ‘’Allora, sembro anche io un maestro?’’ A quel punto lui rispose con un laconico: ‘’No’’. 

Ma non solo. Carone ha ricordato anche l’ultimo messaggio di Lucio Dalla, inviatogli due giorni prima che un improvviso malore mettesse fine alla propria esistenza. ‘’Lui era in tour - ha proseguito -, io dovevo raggiungerlo a Parigi per una delle sue tappe. Il disco che usciva da Sanremo non stava andando benissimo, io però non gli avevo detto nulla. Lui è come se si fosse preoccupato per me e di me. Mi scrisse un bel messaggio nel quale mi diceva di credere in me e che non dovevo preoccuparmi perché ero destinato a fare questo lavoro nella vita. È stato il suo messaggio finale per me’’.

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